Il southern gothic secondo Alan Ball. Tratta dai romanzi, invero mediocrissimi, di Charlaine Harris, True Blood è stata ai suoi tempi un fenomeno, nato sulla scia della fissa per i personaggi di vampiri innescata dal cinema. In True Blood non ci sono solo succhiasangue – per lo più bellissimi e affamati di sesso – ma anche licantropi, streghe, mutaforma, divinità e addirittura fate. Tutti sono attratti dalla cameriera telepatica della Louisiana Sookie Stackhouse, bramata in particolare da due vampiri (e poi da lupi mannari e altro ancora) di carattere opposto. La serie è un tripudio di eccessi, perversioni, orge, scene splatter, fiumi di sangue ed eccentricità assortite dispensate con un buon grado di follia grazie alla carta bianca concessa da Hbo, quando ancora sul piccolo schermo era raro vedere “certe cose”. Grazie a True Blood, occorre ricordarlo, sono stati lanciati Alexander Skarsgård e Joe Manganiello.
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di Lorenza Negri www.wired.it 2022-11-08 15:00:00 ,