di Viola Rita
È stato individuato un nuovo anticorpo che potrebbe essere efficace per combattere le varianti del coronavirus e anche contro Sars-Cov-1, il virus responsabile della Sars. A scoprirlo è un gruppo coordinato dall’università di Washington a Seattle, cui fanno parte anche alcuni ricercatori italiani. Sulla base delle prime prove (non ancora su esseri umani), questo anticorpo, identificato dalla sigla S2K146, sembra diverso da molti dei precedenti. Questo perché risulta bloccare in maniera più forte la parte di Sars-Cov-2 – e probabilmente anche di diverse sue varianti – che si lega e infetta le nostre cellule. L’anticorpo è ancora in corso di studio e ci vorrà del tempo per confermare questi risultati. Tuttavia i primi dati, pubblicati sulla rivista Science, risultano favorevoli.
Omicron è più sfuggente anche agli anticorpi
Mentre la variante delta del coronavirus nè ben coperta dagli attuali anticorpi monoclonali, omicron sembra invece resistere a molti di questi, come mostra uno studio da poco pubblicato su Nature. Come purtroppo ben sappiamo, Sars-Cov-2 cambia rapidamente la sua struttura e alcune delle nuove varianti possono riuscire a sfuggire ai farmaci e in qualche caso questo potrebbe avvenire anche con l’immunizzazione. Fermo restando che i vaccini disponibili sono essenziali per evitare ricoveri e forme gravi di Covid-19 – e ricordando che la dose booster copre anche da omicron – oggi si rende ancora più necessario trovare un vaccino pan-coronavirus e terapie che siano protettive contro varie forme del virus.
Cercare nuovi anticorpi
La plasticità del coronavirus Sars-Cov-2 e la sua capacità di mutare evadendo le terapie senza perdere la presa sulle nostre cellule può far desistere dalla ricerca di terapie che includano più forme virali. Come racconta David Veesler, che ha coordinato lo studio insieme a Matteo Samuele Pizzuto e Davide Corti, molti scienziati non sono ottimisti rispetto alla possibilità di trovare anticorpi che riescano a neutralizzare contemporaneamente sia Sars-Cov-2 che Sars-Cov-1.
Il gruppo di Veesler, però, ci ha provato e l’esito, da confermare, sembra favorevole. I ricercatori hanno ottenuto il nuovo anticorpo S2K146 da un paziente colpito e guarito da Covid-19. In particolare, hanno isolato questo componente a partire da cellule B del sistema immunitario che producono anticorpi specifici contro Sars-Cov-2.
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www.wired.it
2022-01-10 16:41:08