Una testimonianza importante nel processo sulla morte di Denis Bergamini. In aula a Cosenza ha parlato Roberta Alleati, la donna che avrebbe preso il posto di Isabella Internò nella vita del calciatore. “Avevamo una storia d’amore io e Denis, ero io la sua fidanzata e promessa sposa, non Isabella come tutti pensano”, ha detto Roberta Alleati.
Alleati ha parlato del rapporto che Denis aveva con l’ex compagna “ufficiale”, Isabella Internò, l’unica imputata nel processo, accusata di aver organizzato l’omicidio per punirlo. “Isabella lo stalkerizzava”, ha detto la donna, che ha parlato di una storia terminata per sfinimento, aggiungendo che Bergamini appariva turbato per quello che stava vivendo.
Nell’ultima telefonata, due giorni prima della morte, il calciatore le avrebbe detto che qualcuno non aveva accettato la fine della storia con Isabella. Per anni la morte dell’ex calciatore, avvenuta il 18 novembre 1989, era stata classificata come un suicidio, pur tra mille incongruenze.
L’udienza si è aperta con la lettura di una lettera che Alleati scrisse nel novembre del 1989 alla famiglia Bergamini, per raccontare la relazione. C’era scritto che Denis avrebbe voluto un figlio proprio da lei, conosciuta nel 1983, prima del suo arrivo a Cosenza. Una relazione che sarebbe ripresa nel maggio del 1989.
Il calciatore del Cosenza, squadra che allora come oggi giocava in B, era uno dei beniamini dei tifosi. Per motivi ancora da chiarire, la sera della sua morte ci fu un incontro tra il giovane e la sua ex fidanzata. Lei aveva 19 anni, lui neanche 27. Fra loro un rapporto travagliato, segnato anche da un aborto a Londra.
I due, sull’auto del calciatore, si sarebbero fermati in una piazzola sulla strada statale 106 Jonica. Bergamini, sceso dalla vettura, morì investito da un camion, in quello che fu etichettato come un suicidio. Ma la famiglia ha sempre pensato che si sia trattato di una messa in scena per coprire un omicidio. La prossima udienza è prevista per l’8 febbraio.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-01-15 06:01:38 ,www.repubblica.it