di Matt Burgess
I critici della misura, tuttavia, sostengono che l’approccio tedesco sia inefficace e manchi di trasparenza. Ci sono migliaia di account Twitter che pubblicano contenuti per adulti, ma sembra che Kjm abbia segnalato a Twitter quelli con un grande seguito od oggetto di singoli reclami.
Le regole di Twitter sulla pornografia, che rientra tra i contenuti sensibili, impongono agli account che pubblicano contenuti per adulti di contrassegnare i loro profili come sensibili. Questi contenuti non sono visibili per chi non inserisce la data di nascita sul proprio profilo o ha meno di diciotto anni. Twitter, inoltre, mostra un’avvertenza prima che che si clicchi su materiale pornografico. Dal momento che la piattaforma non dispone di un adeguato sistema di verifica dell’età, come richiesto dalla legge tedesca, sembra che la piattaforma non abbia altra scelta se non bloccare completamente alcuni profili. Twitter non ha voluto commentare il blocco dei profili in Germania, né la questione dei sistemi di verifica dell’età.
Paulita Pappel, che ha creato una filiale europea dell’organismo commerciale del settore dell’intrattenimento per adulti, la Free speech coalition, sostiene che la misura contro i contenuti per adulti su Twitter sia “lontana dalla realtà tecnologica di oggi“. Secondo Pappel, c’è poca trasparenza intorno agli account bloccati, e la decisione sembra essere dettata da enti regolatori con atteggiamenti conservatori verso la pornografia e intenzionati a limitarne la diffusione. “Stanno usando la tutela dei minori come pretesto per portare avanti politiche molto conservatrici allo scopo di distruggere le società pornografiche ma anche i lavoratori nell’industria del sesso più piccoli e i creatori di contenuti“, ha spiegato. La Kjm ribatte che la pornografia non è illegale e e di essere solo interessata a proteggere i bambini. Ma prendendo di mira i singoli creatori, dice Pappel, c’è il rischio che la pornografia venga considerata “vietata“.
La maggior parte delle piattaforme di social media, compresi Facebook ,Instagram e Snapchat, non consentono la pornografia e rimuovono i contenuti per adulti quando li trovano. Su Reddit e Twitter, invece, la pornografia non solo è permessa ma è anche molto diffusa. Le misure nei confronti di Twitter da parte dei regolatori tedeschi non hanno precedenti. Fino ad oggi, gli enti regolatori in Germania, negli altri paesi europei e in Australia si sono concentrati soprattutto sui principali siti pornografici, minacciando di introdurre l’obbligo legale di sistemi di verifica dell’età. Questi sistemi possono costringere gli utenti a dimostrare di essere maggiorenni fornendo documenti d’identità o informazioni sulle carte di credito, che vengono poi confrontati con i database ufficiali.
Le basi scientifiche e la situazione negli altri paesi
Una possibile ragione per l’improvviso cambiamento? Studi indicano che la maggior parte dei minori fruisce di contenuti pornografici sui social media, e non sui siti porno. Una ricerca di Neil Thurman, un professore del dipartimento di media e comunicazione dell’Università di Monaco, ha scoperto che il sessantatré % dei 16 e 17enni ha visto materiali pornografici sui social media, rispetto al quarantasette % che l’ha visualizzato su siti porno veri e propri. Secondo un sondaggio del Regno Unito, il cinquantuno % dei ragazzi tra gli undici e i tredici anni ha visto contenuti pornografici. Di questi, il sessantadue % lo ha fatto inavvertitamente.
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www.wired.it
2022-02-17 18:00:00