Il palazzetto dello sport di Terzigno resta chiuso, le associazioni del territorio sono costrette a scappar via. Ma più che una fuga volontaria, quello a cui si sta assistendo da alcuni giorni a questa parte sta assumendo i contorni di un esilio forzato delle realtà sportive del territorio che non potranno più utilizzare la struttura di via dei Pini. Nei giorni scorsi i funzionari del municipio di Terzigno hanno notificato all’associazione Progetto Futsal – la squadra di calcio a 5 che milita nel campionato di serie C1 – l’avvenuto decadimento del beneficio della concessione di utilizzo dell’impianto «per mancanza della polizza fidejussoria», come si legge nel documento dei funzionari. Un atto formale che allontana da Terzigno una realtà consolidata sul territorio. «Si tratta di un gesto vergognoso nei confronti della nostra società. Per cinque anni il Comune ha incassato fondi dalla nostra associazione per l’utilizzo del palasport senza mai sollevare problemi sulla fidejussione. Oggi, una settimana dopo la questione del catenaccio rimosso, dal Comune arriva la mazzata. Mi chiedo se l’amministrazione è stata inadempiente per cinque anni o adesso? Ma non soltanto da noi l’Ente ha incassato soldi, ma dalle tante realtà che hanno giocato al palasport: squadre di basket, pallavolo e pallamano», la denuncia è di Michele Annunziata presidente della squadra di calcio a 5 di Terzigno, protagonista di grandi successi negli ultimi anni e oggi in corsa per la promozione in serie B. «Il Comune caccia via le associazioni dalla città, così non si favorisce nulla.Anzi si contribuisce al fatto che realtà, anche importanti, spariscano». E’ un fiume in piena il patron della squadra rossonera, ora costretto a cercare una nuova sede per le partite interne. «Il prosieguo del campionato sarà un calvario tra le provincie di Napoli e Salerno. Questo è uno schiaffo ai sacrifici di chi spende soldi per fare calcio nella propria città». Per Annunziata i motivi di questo «sgarro», come lo definisce lo stesso patron, sono chiari. «Siamo finiti al centro di una guerra sporca tra politici, nelle liti che si tengono in Comune. Pagano le spese le associazioni e i tifosi delle squadre, formati dalle stesse persone che quei politici li hanno votati». Annunziata minaccia anche di voler denunciare l’intera amministrazione comunale di Terzigno se la questione non si dovesse risolvere in tempi rapidi. «Mi sento danneggiato, mi farò sentire anche dal punto di vista legale». Resta l’amarezza per una vicenda che probabilmente poteva essere gestita in maniera differente, a tutti i livelli. Certo è che a innescare lo scontro è stata la «forzatura» del cancello dell’impianto avvenuta giorni fa e che ha visto protagonista il consigliere Biagio Ferraro, che è anche dirigente della squadra di calcio a 5. «Quello che posso dire su Biagio è che fa parte dell’associazione da anni, si è sempre impegnato tanto. E’ una figura indispensabile per noi perché è uno che cura ogni minimo dettaglio».
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di Andrea Ripa
www.metropolisweb.it
2022-03-18 08:11:51 ,