Sul caro-affitti si accende lo scontro politico. E’ il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara ad accendere la miccia, scavalcando anche la collega all’università Anna Maria Bernini che, al contrario, sta dialogando con le amministrazioni locali sull’emergenza dimora per gli universitari. Valditara attacca: “Io credo che il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra – dice ai microfoni di SkyTg24 – evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso”. E le reazioni non si fanno attendere.
“Ministro disinformato, dovrebbe sapere che il diritto allo studio è una prerogativa del governo e delle Regioni” reagisce il sindaco di Bologna Matteo Lepore che su Repubblica aveva sollecitato il governo e le Regioni: “Devono realizzare subito studentati pubblici, perché finora abbiamo visto nascere soprattutto strutture private, con tariffe di lusso”. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si schiera con gli studenti: “Quello del caro-affitti è un problema enorme, i ragazzi hanno ragione e io li vorrei incontrare. Siamo un paese con pochi studentati, ma ci sono le risorse del Pnrr e noi vogliamo realizzarne a Roma. C’è un mercato degli affitti drogato, anche perché manca una legge che limiti i cosiddetti Airbnb, legge che io vorrei come c’è in tutte le capitali europee. Nel nostro Piano prevediamo anche una agenzia degli affitti che intermedi tra domanda e offerta dando anche garanzie”.
Giuseppe Sala, primo cittadino di Milano, si chiede se quella di Valditara sia una battuta o una riflessione e risponde: “Se è frutto di una riflessione profonda, credo che con questa affermazione il ministro Valditara illumini il Paese rispetto a quello che lui è. Se è una battuta, rispondo con una battuta: magari è così perché gli studenti hanno più voglia di stare nelle città di centrosinistra che non di centrodestra perché accolgono la loro complessità e le loro problematiche”. Da Firenze, il sindaco Dario Nardella replica dicendo che ‘”non c’è limite alla vergogna”, e chiede dove fosse il ministro “mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affittì”.
Solidarietà agli studenti anche dalla segretaria del Pd Elly Schlein. “E’ diventato impossibile per loro trovare una dimora e questo incide sul diritto allo studio che è fondamentale nel nostro Paese”. “Il Pd – aggiunge – continuerà a spingere per convincere il governo a tornare indietro sull’errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti, 330 milioni di euro”, ma occorre anche “riuscire a mettere in campo politiche che recuperino alloggi sfitti e riuscire a creare un clima di fiducia perché possano essere messi a disposizione di famiglie che cercano una dimora ma non la trovano”. “Serve investire di più – sottolinea Schlein – anche sugli alloggi popolari. Il tema della dimora è per noi centrale e ho avuto modo di ribadirlo anche ieri dicendo che per le priorità sono dimora, lavoro, clima, attuazione del Pnrr, salari e non le questioni delle riforme costituzionali”.
Ancora, dal Pd, sostegno agli studenti dalla responsabile Scuola dei dem, Irene Manzi. “Il caro affitti è un problema grave e un governo serio e realmente preoccupato per i problemi dei cittadini si assumerebbe la responsabilità di affrontarlo invece di scaricare le responsabilità contro i comuni guidati dagli avversari politici. Ma le elezioni amministrative sono vicine e la propaganda vale più della responsabilità di governo. Del resto, è lo stesso atteggiamento usato in tema di sicurezza: quando erano all’opposizione la colpa era del ministro degli interni, adesso che governano dei sindaci dei comuni guidati dal centrosinistra”.
Si alza anche la voce del Movimento Cinque Stelle. “Quando parla di caro-affitti Valditara dovrebbe ricordarsi che fa parte di un governo che si è assunto la responsabilità di non rifinanziare né il fondo affitti né quello per le morosità incolpevoli e che ha anzi vergognosamente bocciato un emendamento m5s al dl bollette proprio per rifinanziare entrambi i fondi. Perché non convince Giorgia Meloni e tutto il governo a fare un passo in questo senso? Ma soprattutto: quale piano sta mettendo in campo il suo governo per aiutare gli studenti esposti ai prezzi incontrollati degli alloggi e sostenere le città che li ospitano, al di là di chi le amministra?”, dichiarano gli esponenti M5S in commissione Istruzione e Università alla Camera Anna Laura Orrico, Antonio Caso, Gaetano Amato e Susanna Cherchi.
Di “stupidaggini del ministro Valditara” parla il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’alleanza verdi sinistra, che domenica scorsa si era incontrato con gli universitari accampati davanti al Politecnico di Milano: “Studenti e studentesse hanno colpito nel segno: infatti le loro sacrosante proteste contro il caro affitti si stanno espandendo a macchia d’olio. Da troppo tempo – prosegue il leader di Si – grandi proprietari immobiliari e speculatori stanno giocando con la vita delle persone, sfruttando la grande richiesta di case per alzare sempre più i prezzi. Mentre contemporaneamente il diritto allo studio rimaneva sullo sfondo come un accessorio ormai démodé. Invece di un patetico scaricabarile, sport preferito dal governo Meloni, serve una risposta forte e immediata delle istituzioni”.
Gli studenti: “Valditara strumentalizza un’emergenza”
La polemica è divampata sull’onda della protesta degli studenti accampati negli atenei italiani. Dopo Milano, Roma, Cagliari e Torino, sono apparse tende anche all’ateneo di Pavia e di fronte al rettorato dell’università di Bologna.
L’Unione degli Universitari smentisce Valditara: “La crisi abitativa non dipende dal colore politico della giunta comunale, ma anzitutto dalle politiche statali e regionali attuate negli ultimi anni. Un esempio? I comuni di Pavia e Perugia – spiega Simone Agutoli dell’Udu – che sono amministrate da giunte di destra, all’interno di Regioni governate dalla destra. La dichiarazione del ministro è fuori dal mondo”.
“È assurdo che Valditara sia in grado di strumentalizzare un’emergenza, come quella abitativa, per soli fini politici – dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Il diritto allo studio universitario spetta alle Regioni, è bene ricordarlo al ministro. Sulla crisi delle residenze ci sono più responsabilità, che riguardano in primis le giunte regionali, seguite dal Governo e dalle amministrazioni comunali, che, però, sono l’ultima ruota del carro e che non hanno gli strumenti e le risorse per dare risposte strutturali all’emergenza. È nell’interesse di un ministro dell’Istruzione pubblica assicurarsi che il diritto allo studio venga garantito anche all’università, e questo passa anche e soprattutto dal diritto all’abitare. Valditara forse immagina che tutti gli studenti dopo le scuole superiori vadano subito a lavorare, mi dispiace dirgli che non è così: se vuole davvero avere un ruolo sulla crisi abitativa lo faccia all’interno del consiglio dei ministri chiedendo misure tempestive!”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-05-10 16:47:16 ,www.repubblica.it