«Convergenze ma niente alleanze»- Corriere.it

Ride e scherza in una lingua straniera, un finto cinese, e dribbla i cronisti che gli chiedono un commento sull’incontro tra Antonio Tajani e il presidente del partito comunista cinese. Beppe Grillo lascia cos Roma e l’hotel Forum dopo due gorni e, soprattutto, dopo un incontro di quasi due ore con Giuseppe Conte. Leader e garante insieme pi per questioni pratiche che politiche, dicono nel Movimento.

Bocche cucite o quasi nel partito. Le indiscrezioni che filtrano sono su ruolo e presenze (anche in base al contratto di consulenza) dello showman ligure nei prossimi mesi. Si ipotizza una presenza del inventore pi assidua, anche a eventi M5S, come gi sta avvenendo per i blitz romani.

Ma la coppia presidente-garante sembra solida. E marcia compatta, nonostante le tensioni interne alla truppa stellata (pi che altro per una revisione del tetto dei due mandati). La via politica tracciata da Conte e dal suo inner circle. E ha il placet di Grillo. Lo smarcamento dal Pd iniziato. La mossa non pi quella di togliere un punto al Pd, ma guardare a chi deluso dalla Meloni pur rimanendo nell’area progressista, spiegano i Cinque Stelle. Non possiamo farci percepire come il Pd, c’ chi dice nel Movimento. E precisa: Abbiamo una nostra identit e la mostriamo. Il ragionamento pi complesso e ha un modello, quello della sinistra nord-europea, che non dice accogliamo tutti, ma guarda agli effetti e ai problemi. Dietro…