• Mosca rifiuta la proposta Usa per il rilascio di Whelan e Gershkovich
• Zelensky non si presenta alla riunione con il Senato: frenata sui nuovi finanziamenti Usa all’Ucraina. Biden: «Mancato sostegno all’Ucraina è folle»
• «Dalla Russia 50 droni, 41 sono stati abbattuti»
• Cameron (Gb) negli Usa: «Per l’Ucraina 46 milioni di sterline in aiuti umanitari»
• Blitz di Putin in Arabia ed Emirati per la guerra e il petrolio
Ore 10:03 – I russi prendono di mira una centrale termoelettrica
Le forze russe hanno preso di mira la notte scorsa un’altra centrale termoelettrica ucraina in prima linea, danneggiando l’impianto ma senza provocare vittime: lo ha reso noto su Telegram il più grande operatore energetico commerciale del Paese, Dtek, proprietario del sito, senza precisare il luogo della struttura. Come riportato questa mattina dall’Aeronautica militare, nella notte i russi hanno lanciato sull’Ucraina quasi 50 droni kamikaze, 41 dei quali sono stati abbattuti dalle forze di difesa ucraine. Nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, sono state danneggiate un’infrastruttura critica e un’abitazione nel villaggio di Lypka, ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, come riporta Rbc-Ucraina. Inoltre, in seguito alla caduta di detriti di uno dei droni abbattuti a Ochakiv, nella regione di Mykolaiv (sud), è scoppiato un incendio in un magazzino sul terreno del centro ricreativo. E nel distretto di Bashtanka, a Snigurivka, sempre nella regione di Mykolaiv, sono scoppiati incendi in una stazione di servizio e una fabbrica di pneumatici a causa della caduta di detriti di un drone abbattuto. «Anche le proprietà private sono state danneggiate. Non ci sono state vittime», ha commentato il capo dell’amministrazione militare regionale, Vitaliy Kim.
Ore 10:02 – Yellen: «Senza fondi gli Usa saranno responsabili della sconfitta di Kiev»
Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha affermato ieri, durante un viaggio a Città del Messico, come riporta Reuters sul suo sito, che gli Stati Uniti sarebbero «responsabili della sconfitta dell’Ucraina» se il Congresso non riuscisse ad approvare l’ultima richiesta di finanziamenti miliardari dell’amministrazione Biden. Yellen ha detto ai giornalisti che il finanziamento, in particolare per il sostegno al bilancio del governo dell’Ucraina, è «assolutamente essenziale» e una precondizione per mantenere il flusso di sostegno del Fondo monetario internazionale verso l’Ucraina.
Ore 09:49 – Biden: «Il mancato sostegno all’Ucraina è folle»
Il presidente Joe Biden si infuria contro lo stallo al Congresso sui finanziamenti all’Ucraina. «Il mancato sostegno all’Ucraina è assolutamente folle, è contro gli interessi degli Stati Uniti», ha detto il presidente Usa ai giornalisti, come riporta il New York Times, assicurando il suo impegno per rifinanziare il fondo. La promessa di Biden è minacciata dalle profonde divisioni del Congresso su questo tema: i Repubblicani, maggioritari alla Camera dei Rappresentanti, condizionano l’aiuto all’Ucraina a una netta riduzione della politica migratoria americana alla frontiera messicana, cosa che i Democratici rifiutano.
Ore 09:38 – Orban vola a Parigi per incontrare Macron, focus sull’Ucraina
Il premier ungherese, Viktor Orban, sarà ricevuto giovedì dal presidente francese Emmanuel Macron, per una cena di lavoro all’Eliseo. I due leader, secondo diversi media europei, discuteranno del sostegno all’Ucraina e del dossier dell’apertura dei negoziati per l’adesione di Kiev nell’Ue, sul quale l’Ungheria ha da tempo annunciato di essere contraria.
Ore 09:05 – Zelensky cancella la riunione al Senato degli Usa: stallo sui finanziamenti americani per la guerra in Ucraina
Zelensky ha annullato all’ultimo momento la riunione al Senato Usa a causa del punto deceduto sulla futura assistenza finanziaria degli Stati Uniti per la guerra in Ucraina.
In realtà, i dettagli dell’assenza del presidente ucraino non sono mai stati illustrati, né dal leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, il quale ha addotto una importante questione “last minute” alla sua mancata partecipazione, né dall’ambasciata ucraina.
Tuttavia il capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, aveva già dichiarato nel pomeriggio di martedì che ci fosse un «elevato rischio» di perdere la guerra senza il continuo sostegno degli Stati Uniti. «Sarà difficile mantenere le stesse posizioni, e per le persone sopravvivere», aveva detto, in un discorso presso l’Istituto per la pace degli Stati Uniti a Washington. Una grave valutazione che Yermak aveva espresso poche ore prima che Zelensky si ritirasse dalla videoconferenza programmata con i senatori statunitensi per informarli sullo sforzo bellico.
Ciò avviene in seguito a un nuovo tentativo della Casa Bianca di ottenere ulteriore supporto per l’Ucraina. Dall’inizio della guerra, il Congresso americano ha approvato oltre 110 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari, ma da mesi l’amministrazione Biden avverte che quei soldi sono già stati distribuiti, e ora il Congresso è lontano dall’approvare un nuovo pacchetto per rifinanziare l’impegno militare. «Abbiamo finito i soldi, e siamo quasi senza tempo», scrive Shalanda Young, direttore del bilancio della Casa Bianca, in una lettera ai leader repubblicani e democratici pubblicata lunedì, nella quale avverte che il fallimento del Congresso nell’approvare ulteriori aiuti militari all’Ucraina entro la fine dell’anno «paralizzerà» la nazione nella sua lotta contro la Russia: «Non c’è più «una pentola magica di finanziamenti dalla quale attingere».
Lunedì, il presidente repubblicano della Camera, Mike Johnson, sembrava poco interessato agli ultimi appelli per fornire altre decine di miliardi di dollari di finanziamenti all’Ucraina. «L’amministrazione Biden non è riuscita a rispondere sostanzialmente a nessuna delle legittime preoccupazioni della mia conferenza riguardo alla mancanza di una chiara strategia in Ucraina, un percorso per risolvere il conflitto o un piano per garantire adeguatamente la responsabilità per gli aiuti forniti dai contribuenti americani», scrive sui social media Johnson.
L’impasse finanziaria si verifica mentre i combattimenti sulla linea del fronte sembrano aver raggiunto uno stallo pratico. La tanto attesa controffensiva dell’Ucraina nel sud sembra aver rallentato, le forze di Kiev faticano a mantenere anche la posizione che avevano stabilito sulla riva orientale del vasto fiume Dnipro.
L’attuale controffensiva contro la Russia sta subendo un ridimensionamento a causa dei ritardi nei rifornimenti che stanno avendo conseguenze pesanti sul campo di battaglia, sostiene Frederick Kagan, direttore del Critical Threats Project dell’American Enterprise Institute e ex professore all’Accademia Militare degli Stati Uniti, intervistato dalla Bbc, e sono in dubbio le future operazioni per riconquistare territori persi. «Gli ucraini devono fare una scelta difficile. Se non sono sicuri di ricevere altro dagli Stati Uniti, devono conservare ciò che hanno». Quello di cui l’esercito ucraino ha bisogno, dice Kagan, sono carri armati, veicoli blindati, aerei da combattimento, droni e armi a lungo raggio – e gli Stati Uniti sono l’unico paese in grado di fornire rapidamente questo equipaggiamento e nelle quantità necessarie per l’Ucraina.
Ore 09:02 – Yermak: «Senza aiuti dagli Usa c’è il rischio di perdere la guerra»
Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, ha affermato che senza l’aiuto degli Stati Uniti d’America, l’Ucraina potrebbe perdere la guerra. Lo riporta Unian. Yermak, durante una visita a Washington, ha esortato il Congresso ad approvare finanziamenti aggiuntivi per Kiev. «Se gli aiuti attualmente in discussione al Congresso verranno ritardati – non dico non accettati – è impossibile continuare la liberazione dei territori e questo creerà un grande rischio di perdere la guerra», ha spiegato.
Ore 08:59 – Cameron vola negli Usa: «Dalla Gran Bretagna 46 milioni di aiuti umanitari per l’Ucraina»
La Gran Bretagna consegnerà all’Ucraina un pacchetto di aiuti umanitari dal valore di 46 milioni di dollari, mentre il Congresso Usa frena sui fondi a Kiev. Lo ha riferito l’ufficio stampa del ministero degli Esteri britannico, spiegando che il capo della diplomazia David Cameron annuncerà lo stanziamento di altri 9,8 milioni di dollari in aiuti per l’Ucraina in vista dell’inverno. Oggi Cameron partirà per Washington per quello che è il suo primo viaggio negli Stati Uniti da quando ha assunto l’incarico di ministro degli Esteri il 13 novembre. Qui Cameron «terrà un intenso ciclo di colloqui diplomatici» con il segretario di Stato americano Antony Blinken per sottolineare l’importanza del sostegno internazionale all’Ucraina. «Se permettiamo che l’aggressione di Putin abbia successo, ciò incoraggerà coloro che sfidano la democrazia e minacciano il nostro modo di vivere. Non possiamo lasciare che prevalgano», ha detto Cameron. Il pacchetto di aiuti fa parte di un fondo complessivo di 160 milioni di dollari di sostegno umanitario che il Regno Unito ha promesso alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina nel giugno 2023. L’ex premier britannico Cameron ha visitato Kiev lo scorso 16 novembre nel suo primo viaggio ufficiale dopo essere stato nominato ministro degli Esteri.
Ore 08:51 – Kiev: «Dalla Russia quasi 50 droni, 41 li abbiamo abbattuti»
Le Forze di difesa ucraine hanno abbattuto la notte scorsa 41 droni kamikaze russi su un totale di 48 lanciati contro il Paese: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. I russi hanno attaccato il territorio ucraino da due direzioni, ha precisato l’Aeronautica: dalla Crimea occupata e dalla regione russa di Kursk. L’attacco è stato respinto anche con l’aiuto di aerei da combattimento e sistemi missilistici terra-aria.
Ore 08:16 – Il blitz di Putin in Arabia Saudita e negli Emirati per le guerre e il petrolio
(di Fabrizio Dragosei) Ritornato sulla scena internazionale, Vladimir Putin punta ora le sue carte sul Medio Oriente: visita-blitz in Arabia Saudita e negli Emirati oltre che un incontro a Mosca con il presidente iraniano. Non a caso, Vladimir Vladimirovich è tra i «finalisti» del settimanale Time per il titolo di uomo dell’anno. Anche se non dovesse essere scelto, è chiaro che in questo periodo sembra proprio che non gliene vada una storta. Assieme a Riad ha praticamente assunto la guida dell’Opec+, il tradizionale cartello dei produttori di petrolio. In Ucraina la situazione è stabile e, anzi, i russi sono convinti di essere in vantaggio. (…)
Ore 06:44 – L’aeronautica ucraina: attacco di 48 droni russi nella notte
La Russia ha lanciato 48 droni contro l’Ucraina durante la notte. Lo ha confermato l’areonautica di Kiev, aggiungendo che i suoi sistemi di difesa ne hanno distrutti 41 prima che raggiungessero gli obiettivi. Tutti i droni d’attacco erano droni Shahed kamikaze di fabbricazione iraniana.
Ore 06:37 – «Politico»: alcuni Paesi Ue contrari alla proposta della Spagna di aiutare Kiev con i fondi congelati russi
Diversi Paesi dell’Ue si sono espressi contro la proposta della Spagna di utilizzare i profitti dei beni congelati della Federazione Russa per aiutare l’Ucraina. Lo riferisce il portale web «Politico» citando sue fonti. La proposta della presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione europea è stata discussa durante una riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Ue. Secondo le stime di Madrid, i profitti delle riserve della Banca centrale russa potrebbero raggiungere i 15-17 miliardi di euro entro il 2027.
«Diversi Paesi hanno riferito che la proposta della Spagna non soddisfa la priorità dell’Ue di sostenere l’Ucraina perché a Kiev ci vorranno mesi, forse anche anni, per ottenere questi fondi», hanno riferito le fonti di «Politico». I rappresentanti dei Paesi contrari alla proposta, peraltro, non sono riusciti a capire da dove il governo di Madrid abbia ottenuto tali dati, secondo quanto si legge sul sito. Alcune fonti diplomatiche hanno affermato che il progetto proposto della Spagna non corrisponde al punto di vista delle autorità di altri Paesi, ed è stato redatto ignorando lo stato d’animo nell’Ue. Altre fonti diplomatiche ritengono che in questo modo le autorità di Madrid volessero ottenere il reindirizzo dei fondi destinati a Kiev verso altre aree.
Ore 04:47 – Usa, la segretaria del Tesoro Yellen: «America responsabile della sconfitta dell’Ucraina se fallissero gli aiuti al Congresso»
Per Janet Yellen, segretaria del Tesoro americano, «gli Usa sarebbero responsabili della sconfitta dell’Ucraina se la richiesta di finanziamento di Biden per aiutare Kiev e fornire armi e fondi non riuscirà a ottenere l’approvazione del Congresso». Con la maggioranza in mano ai repubblicani alla Camera non sono stati più approvati pacchetti di aiuti all’Ucraina.
Ore 03:43 – Zelensky parteciperà a vertice in video del G7
Il primo ministro del Giappone Fumio Kishida ospiterà oggi pomeriggio un vertice online del G7 che segnerà la chiusura effettiva della presidenza giapponese del gruppo. All’incontro online parteciperà anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che si trova a Washington per sollecitare l’approvazione di nuovi aiuti militari al suo Paese. Il portavoce capo del governo giapponese, Hirokazu Matsuno, ha dichiarato in una conferenza stampa che è previsto che i leader del G7 discutano della guerra della Russia contro l’Ucraina e del conflitto tra Israele e il gruppo militante palestinese di Hamas. Kishida ha già ospitato un vertice dei leader del G7 in presenza a Hiroshima lo scorso maggio, cui ha preso parte anche Zelensky.
Ore 01:48 – Zelensky annulla a sorpresa l’incontro con il Senato Usa
Volodymr Zelensky ha annullato a sorpresa la sua partecipazione a un incontro virtuale con i senatori americani per perorare la causa degli aiuti all’Ucraina. «È successo qualcosa all’ultimo minuto», ha confermato il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer, lo stesso che aveva annunciato il ritorno a Washington, se pure in video, del presidente ucraino. Zelensky avrebbe dovuto informare i senatori sugli sviluppi del conflitto in Ucraina e sulla necessità di altri aiuti in vista del voto del Senato americano sul pacchetto da 106 miliardi di dollari presentato lo scorso ottobre dall’amministrazione Biden, comprendente più di 61 miliardi di dollari destinati a Kiev.
Il forfait di Zelensky può essere dovuto a un’emergenza sul campo o alla riflessione che, con lo stallo nei negoziati a Capitol Hill sul nuovo pacchetto di aiuti chiesto da Biden, non era il momento giusto per esporsi in prima linea con un nuovo appello. Solo un anno fa il presidente ucraino era venuto di persona a Washington, accolto con tutti gli onori alla Casa Bianca e al Congresso. Ma in questi 12 mesi lo scenario è cambiato: la guerra a Gaza ha messo in ombra quella in Ucraina, la Camera Usa è in mano ai repubblicani ostili agli «assegni in bianco» a Kiev e, con le elezioni presidenziali che si avvicinano, Biden ha meno margini di manovra dello scorso anno.
Ore 01:46 – Yermak, il consigliere di Zelensky: «Rischio sconfitta senza gli aiuti Usa»
Il capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha avvertito che l’Ucraina corre il rischio di perdere la guerra contro la Russia se non arriveranno ulteriori aiuti militari dagli Stati Uniti. Esiste un «grande rischio» di sconfitta senza il continuo sostegno degli Stati Uniti: «Sarà difficile mantenere le stesse posizioni e far sì che le persone sopravvivano davvero», ha detto durante un discorso all’Istituto americano per la pace a Washington.
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di
www.corriere.it
2023-12-06 08:53:09 ,