Il capo di FI: aspetto il congresso. Per un sondaggio la premier capolista vale lo 0,8% in più
È una marcatura ad uomo, stile Claudio Gentile su Maradona in Italia-Argentina dell’82. Stavolta in palio non ci sono i Mondiali ma le Europee, o meglio il peso che ciascun partito si ritroverà dopo le elezioni di giugno. E se il numero 10 più forte di sempre potrebbe (almeno a livello di potenzialità di consensi) essere paragonato a Giorgia Meloni, il terzino della Nazionale diventa Antonio Tajani. Che ieri, dopo aver detto nei giorni scorsi che non si sarebbe candidato capolista e che sarebbe meglio che i leader di partito nonché membri del governo non lo facessero, ha invece aperto alla possibilità: «Dobbiamo aspettare il congresso di Forza Italia che dovrà eleggere il nuovo segretario il 23 e 24 febbraio. Non ho alcun problema, sono stato eletto cinque volte al Parlamento europeo se sarà utile a FI mi candiderò, sapendo bene che gli elettori conoscono quali sono le carte in tavola, cioè, il leader del movimento politico si candida per rafforzare l’entità del movimento, un modo per dare forte identità a FI che sta crescendo nei sondaggi».
Una marcia indietro? Piuttosto un temporeggiare, un non lasciare il campo tutto alla premier, che non ha affatto escluso una sua candidatura da capolista per «verificare il consenso degli italiani». Aggiungendo che la decisione arriverà solo all’ultimo momento, quando si compileranno le liste….
Author: Paola Di Caro
Data : 2024-01-23 22:45:31
Dominio: www.corriere.it
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