Parlando delle principali entrate degli operatori, queste sono legate prevalentemente alla pubblicità (80%), poi, a pari merito, abbiamo progetti di consulenza, creazione di contenuti, influencer marketing e infine biglietti d’ingresso per tornei ed eventi (tutte al 60%).
L’Italia per gli investitori rientra al momento tra i paesi con il mercato più importante nel mondo esport per presenza attuale e rilevanza futura, insieme all’Arabia Saudita e alla Svizzera.
Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA, ha commentato questi risultati affermando: “Lo studio di Deloitte evidenzia una fase di transizione per il settore degli esports, con sfide sia a livello complessivo che in Italia. Tuttavia, questa rinnovamento sta aprendo nuove opportunità di innovazione. Gli operatori del settore si stanno adattando a nuovi modelli di business e stanno sviluppando soluzioni creative per garantire una crescita sostenibile. È fondamentale, oggi più che mai, creare le condizioni per permettere agli esports di evolversi e raggiungere il loro pieno potenziale, anche nel nostro paese.”
L’Italia, secondo questo rapporto, si conferma pertanto un paese dove l’interesse per gli esports a livello di pubblico è alto, specialmente da dopo la pandemia. Dopo il picco dovuto a questo periodo, i numeri si sono stabilizzati. D’altro canto il nostro paese mette alla prova gli operatori che vogliono consolidare un mercato italiano dedicato agli esports con numerose sfide, come era anche stato messo in evidenza pochi mesi fa in una nostra intervista.
Non mancano però realtà pronte a investire e a rinnovarsi per far evolvere nel suo complesso il panorama esport italiano. Proprio alla Milan Games Week è stato presentato il nuovo progetto di Exeed, team tutto italiano che ormai da anni è ai vertici di Ea Fc con i suoi pro player. Exeed ha presentato un’importante azione di rebranding che inaugura una nuova holding company a Miami e presenta una collaborazione con PBL, realtà di gaming e formazione creata da Christian Vieri e Bernardo Corradi. Inoltre, ha aperto anche l’Exeed Academy che punta non solo al nostro paese ma anche all’estero, grazie a un percorso formativo per professionisti e nuovi giocatori che arriverà anche nelle Americhe, a cominciare dall’Argentina.
Sempre all’evento milanese, Kintana, società della multinazionale italiana Gruppo Pea, ha invece annunciato la creazione di Dnsty, progetto dedicato a tutto il settore del gaming, ma che punta a creare eventi per le community di titoli competitivi.
L’appuntamento è dunque al prossimo rapporto, per capire se tutte queste novità saranno riuscite a smuovere le acque nel complesso mondo degli esports nel nostro paese.
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di Silvio Mazzitelli www.wired.it 2024-11-30 05:30:00 ,