Il padre della ragazza morta nella serata di ieri a San Felice del Benaco, nel Bresciano, a causa di un colpo partito accidentalmente da un fucile ha detto durante l’interrogatorio che il proiettile sarebbe partito al fratellino della vittima
Il padre della ragazza di 15 anni morta sabato a San Felice del Benaco (Brescia) a causa di un colpo di fucile partito accidentalmente ha affermato che a sparare non sarebbe stato lui, bensì il fratello minore della vittima.
Con il passare delle ore, dopo una nottata di accertamenti e interrogatori, quello che fino a sabato sera era un sospetto, una possibilità, un dubbio atroce, è diventato nitido in tutta la sua drammaticità. È stato proprio il genitore a chiarire – con estrema fatica – cosa sia successo verso le quattro e mezza del pomeriggio di ieri in dimora. Perché non era lui, come inizialmente ricostruito fino a tarda serata, a maneggiare il fucile da caccia da cui accidentalmente (su questo nessun dubbio da parte degli inquirenti) è partito uno sparo che ha colpito in pieno petto la figlia, 15 anni, uccidendola sul colpo. Ma il suo fratellino minore, 13 anni. Lui che è corso fuori dalla stanza da letto, in lacrime, chiedendo aiuto disperato. La tragedia è infatti avvenuta nella zona notte della dimora, dove il padre teneva l’arma in una sorta di cabina armadi
o.
Inizialmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, il padre non risponde più di questa accusa, ma a una serie di illeciti e violazioni in relazione alla custodia delle armi, che non avrebbero dovuto essere in alcun modo alla portata dei figli.
Sul posto, ieri, c’era il sostituto procuratore Francesco Carlo Milanesi, ma per competenza il caso passa ora alla procura minorile, cui toccherà comunque ricostruire nei dettagli la dinamica e la sequenza di questa tragedia, partendo da un presupposto che resta certo: lo sparo è stato di natura accidentale. Da chiarire se la vittima stesse in qualche modo guardando i fucili del padre insieme alla sua famiglia, se nella zona giorno ci sia arrivata solo in quel momento prima di essere uccisa e come il fratellino, per sbaglio, le abbia sparato.
Secondo la ricostruzione, la ragazzina è stata colpita in pieno petto ed è morta immediatamente.
Non è chiaro perché l’arma — che sembra fosse regolarmente detenuta — fosse carica.
17 ottobre 2021 (modifica il 17 ottobre 2021 | 10:52)
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