di Lino Garbellini
Oltre alla sfida con se stessi o con gli altri, la condivisione è sempre stata l’elemento centrale degli sport outdoor, anche dei più avventurosi, quelle attività un tempo terreno per pochi eletti, ora banco di prova per tanti appassionati e neofiti. Il videogioco Riders Republic ripropone questa dimensione avventurosa in digitale attraverso uno spazio virtuale in cui è possibile cimentarsi da soli o in compagnia: sugli sci e lo snowbord in modalità freeride, con alla mountain bike per il downhill o con la più estrema tuta alare in perfetto stile Point Break, il tutto in un clima ironico e all’insegna dello street style.
Per chi ama la massima condivisione e le gare pesanti è prevista anche una Mass Race, una prova che vede coinvolti fino a 50 giocatori ed esprime al massimo le potenzialità di Riders Republic. Viceversa, se non amate il caos le modalità di gioco sono comunque tante, da quella individuale, alle sfide a due, passando per le arene sei contro sei. Grande attenzione da un lato alla personalizzazione dell’avatar dall’altro alla cornice in cui le imprese digitali prendono vita. Per quanto riguarda gli scenari sono stati riprodotti gli scorci più famosi dei parchi naturali degli Stati Uniti, tutti mischiati tra loro, se ci siete stati potrete riconoscere tra gli altri il Bryce Canyon, la Yosemite Valley o il Mammoth Mountain.
“Oltre che un momento ludico, a mio parere questo titolo potrebbe rivelarsi utile per allenamento mentale”, spiega durante la presentazione a Bormio Michela Moioli, medaglia d’oro di snowboard cross a PyeongChang 2018 e ambassador di Riders Republic assieme al free rider e atleta Red Bull Markus Eder e Marco Fontana, medaglia di bronzo nel cross country ai Giochi di Londra 2012. “Mi ha stupito il fatto che la prospettiva del giocatore è esattamente la stessa che viviamo noi durante l’allenamento o in gara” continua Michela.
Riders Republic è disponibile per Xbox Series X | S e One, PlayStation 4 e 5, Stadia e per Windows PC su Store Epic Games, Ubisoft Store e Ubisoft+, il servizio in abbonamento di Ubisoft. “Quando noi eravamo dei ragazzini prendevamo spunto per le nostre acrobazie dai filmati e dai pochi videogiochi disponibili che all’epoca avevano una risoluzione molto bassa, Riders Republic invece ha una risoluzione e una precisione dei movimenti incredibili“, racconta Eder.
Sui movimenti dei vari sport e sul come riprodurli nella maniera più accurata gli sviluppatori hanno portato avanti uno studio approfondito. Inizialmente i tecnici si sono basati sulla cattura degli spostamenti tramite sensori applicati agli atleti poi sono passati alle videocamere, riprendendo le gesta sia in scenari realistici in outdoor sia concentrandosi su singoli spezzoni di movimento in studio.
Il risultato è un titolo divertente e spensierato, in grado di catturare l’attenzione di chi questi sport li pratica davvero e di solito è meno propenso alla “vita da joypad”, ma anche di chi apprezza l’atmosfera e desidera vivere un momento di sfida con gli amici. La fluidità potrebbe essere migliorata, ma impressionano i particolari per quanto riguarda le movenze e gli scenari, oltre al realismo per esempio dell’angolazione e intensità delle luci (le stesse di quelle montagne) o il feedback di sci e mountain bike. Qualche perplessità sul fatto che questo titolo possa piacere al grande pubblico, ma nel suo genere rimane una piccola perla.
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www.wired.it
2021-11-03 13:28:25