di Viola Rita
Qual è il rapporto fra vaccinazione e long Covid? Il rischio è più basso? Chi presenta l’infezione nonostante il vaccino potrebbe essere a rischio di sintomi a lunga durata, ovvero di long Covid, tanto quanto chi invece è vaccinato. A mostrarlo, oggi, è uno studio statistico condotto dall’università di Oxford su un ampio campione di persone. Il lavoro non è ancora pubblicato – deve essere revisionato con il processo del peer reviewing, ma è disponibile in anteprima su medRxiv ed è discusso anche sulle pagine di Nature.
Long Covid e vaccino
I vaccini sono molto efficaci nel prevenire le forme sintomatiche del coronavirus. Tuttavia, sappiamo anche che una ridotta percentuale di persone, fra cui i cosiddetti non responders e chi viene comunque contagiato, svilupperà comunque Covid-19, generalmente in forma non grave. Anche questi individui potrebbero avere sintomi di lunga durata.
I ricercatori hanno monitorato la salute di quasi 10mila soggetti colpiti da Covid-19 anche se vaccinati. in questo caso parlano di infezioni breakthrough (letteralmente che “fanno breccia” dato che bucano il vaccino). Per svolgere un’indagine completa hanno considerato anche dati di altrettanti individui, in un gruppo di controllo, sempre con l’infezione ma che non avevano ricevuto il vaccino. I risultati mostrano che fra i vaccinati la probabilità di manifestare la malattia nella sua variante severa era molto più basso e questa è una conferma dell’efficacia dell’immunizzazione.
Riguardo al long Covid, invece, le differenze sono quasi nulle, almeno in questo campione. Esaminando infatti i due gruppi, quello dei vaccinati e quello dei non vaccinati, che sono equivalenti per dimensioni, gli autori hanno rilevato che le percentuali di chi aveva strascichi a lungo termine erano simili nei due campioni. Inoltre, la vaccinazione è stata associata in vari casi a un più basso rischio di possibili complicazioni, anche se nelle persone con più di 60 anni la protezione è comunque minore.
Come interpretare i risultati
I vaccini proteggono ovviamente da long Covid nella misura in cui evitano la comparsa di Covid-19 soprattutto nella forma sintomatica, tuttavia non sono infallibili, come conferma questo studio. Dunque, sono molto utili, ma non una bacchetta magica e, come sempre, per comprendere e interpretare il risultato sono i dati, i numeri, a guidarci.
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www.wired.it
2021-11-30 15:52:11