Bruxelles raccomanda che le limitazioni restino in vigore il più breve tempo possibile. Il premier alla camera: «In Italia situazione favorevole, applicate le stesse regole per chi arriva dal Regno Unito»
La misure decise dal governo di Mario Draghi per l’ingresso in Italia dai Paesi Ue hanno suscitato la reazione della Commissione Europea. «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dall’Italia» riferisce un portavoce a Bruxelles lasciando trasparire sorpresa e perplessità per misure che di fatto limitano la libera circolazione delle persone all’interno dell’area Schengen. Alla fine Bruxelles ha raccomandato che il tampone obbligatorio e la quarantena
restino in vigore per un tempo limitato.
L’atteggiamento della Ue è emerso in mattinata nel corso di una conferenza stampa attraverso le parole del portavoce Christian Wigland. «Non abbiamo ricevuto alcuna notifica dall’Italia sui test obbligatori per i viaggiatori dall’Ue», ha detto. «Fatemi ricordare che, per mantenere un approccio coordinato, che è qualcosa che abbiamo sempre difeso, i Paesi membri hanno l’obbligo di informare la Commissione e gli altri Stati membri 48 ore prima l’introduzione di restrizioni supplementari, quando decidono di imporle», ha specificato. «Ricordiamo alle autorità italiane questo obbligo», ha detto Wigand. «Ai sensi del regolamento Ue del certificato Covid-19 le misure restrittive aggiuntive ai possessori di certificati sono possibili solo se sono necessarie e proporzionate per ragioni di salute pubblica. Guarderemo alle misure annunciate una volta che saranno notificate dall’Italia. In ogni caso resta decisivo assicurare proporzionalità di ogni misura presa e, per quanto riguarda le misure di precauzione, che restino in attuazione per il piu’ breve tempo possibile». Continueremo a monitorare la situazione», ha concluso.
Da Roma Mario Draghi ha indirettamente replicato a Bruxelles nel corso delle sue comunicazioni alla Camera: «C’è la variante Omicron che ha una capacità di diffusione nettamente superiore ci vede in una situazione, almeno fino ad oggi, relativamente favorevole. , in Italia è minore allo 0.2%. In altri paesi Ue invece è molto diffusa, ad esempio in Danimarca o in Regno Unito, dove è diffusissima, perciò si è deciso di adottare la stessa pratica per chi arriva oggi in Italia dal Regno Unito: per entrare basta un tampone, non credo ci sia molto da riflettere…»ha detto il premier in aula. Domani Draghi parteciperà al Consiglio d’Europa: l’agente dal vertice è stata oggetto di un incontro che il presidente del consiglio ha avuto con il capo dello Stato Sergio Mattarella.
L’European center of desease (Ecdc) ha elaborato e aggiorna costantemente un mappa del rischio per chi viaggia all’interno dei confini Ue. Questa, che è la risultante di 14 fattori di rischio, vede l’Italia in una situazione particolarmente favorevole rispettoi al resto del continente. Mentre Frasncia, Germania, Grecia e i Paesi dell’est sono classificati in colore rosso scuro (dunque ad alto rischio di contagio per chi viaggia), l’Italia, la Spagna e la penisola scandinava godono di una situazione a medio o basso rischio.
15 dicembre 2021 (modifica il 15 dicembre 2021 | 17:21)
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Claudio Del Frate , 2021-12-15 15:33:25
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