“A breve una nuova estensione”. La mossa di Draghi sul green pass

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Alla fine il green pass è stato ampliato: il Consiglio dei ministri ha raggiunto un accordo e ha dato così il via libera al nuovo provvedimento che introduce l’obbligo di vaccinazione per gli operatori delle Rsa e del certificato verde per il personale (anche esterno) di scuole e università. Ma non è finita qui: nei prossimi giorni il passaporto vaccinale potrebbe eessere ritoccato ancora una volta. È questa l’intenzione di Mario Draghi. “Avanti con gradualità”, avrebbe spiegato il presidente del Consiglio che, stando a quanto appreso dall’agenzia Adnkronos, durante il Consiglio dei ministri di questa mattina avrebbe anche annunciato che a breve ci potrebbe essere un’ampia estensione dell’obbligo del green pass.

Il green pass cambierà ancora?

Si continuerà ad andare avanti con gradualità, dunque. Queste almeno dovrebbe essere la linea di Palazzo Chigi. Nei prossimi giorni si tornerà, quindi, a discutere della possibilità di estendere la platea anche ai gestori e al personale di bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri. In tal modo, almeno secondo l’intenzione di Draghi, si affronterà l’intricato nodo sul coinvolgimento del settore pubblico e privato, per il quale il dem Enrico Letta ha chiesto di accelerare. La anime all’interno della maggioranza però sono diverse: mentre il Partito democratico si dice assolutamente disponibile a ulteriori ritocchi, la Lega sottolinea che non intende cedere sulle proprie posizioni.

Intanto Forza Italia guarda di buon occhio all’ipotesi di apportare un ulteriore ampliamento dell’obbligatorietà del green pass ad alcune categorie. Anna Maria Bernini sostiene che non possono esserci in alcun modo distinzioni tra pubblica amministrazione e imprese private: perciò il presidente dei senatori del partito azzurro benedice il certificato verde, anche perché “bisogna farsi trovare pronti se la riapertura delle scuole e il ritorno della stagione fredda faranno risalire la curva dei contagi“. La linea di Forza Italia è chiara: “Ci vuole un whatever it takes per scongiurare altri lockdown“.

Le barricate del Carroccio

Non è dello stesso parere, almeno per il momento, la Lega di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio nelle scorse ore aveva esultato: “Non c’è l’imposizione a milioni di lavoratori del settore pubblico e privato“. Ma a stretto giro i partiti di maggioranza dovranno affrontare questo tema.

Il deputato Claudio Borghi ha rivolto un appello al presidente Draghi: “Non abbia paura del Parlamento“. L’esponente leghista, nel corso delle dichiarazioni di voto a favore del ddl Green pass alla Camera, si è chiesto come mai il governo abbia deciso di accelerare così frettolosamente sul passaporto vaccinale nonostante i buoni indici di vaccinazione registrati in Italia: “Perché si è arrivati a questa forzatura? Qualcuno ha giudicato irresponsabile il nostro comportamento che io invece ritengo doveroso da parte della Lega, perché ha portato a dei risultati per i cittadini“.

Secondo alcune agenzie di stampa, la Lega avrebbe ottenuto dal governo il voto favorevole ai suoi ordini del giorno e la garanzia che i temi cari (come la validità dei tamponi salivari per il green pass, la loro gratuità, l’esclusione di alcune fattispecie di validità del certificato verde e il rinvio delle cartelle esattoriali) siano inseriti in futuri provvedimenti.





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