È stato il gioco che per primo è andato oltre il classico “1”, “X”, o “2”. L’antenato, se vogliamo immaginare una genealogia nella famiglia delle scommesse, delle attuali giocate “under”, “over”, “goal”, “no goal”. Dopo ventisette anni, a partire dal primo gennaio 2022, chiude il “Totogol“. L’Agenzia Dogane e Monopoli sta infatti per mandare in pensione il concorso a premi creato dal Coni negli Anni 90, cugino del Totocalcio a cui, negli ultimi tempi, è stato anche abbinato in un’unica schedina. Oltre al gioco che chiedeva di indovinare le partite con più reti segnate, il provvedimento firmato dal dg Marcello Minenna segna anche la fine dei concorsi “Il9“, sempre collegato al Totocalcio, e di “Big Match“. Dal mese prossimo, inoltre, i concessionari di scommesse sportive dovranno offrire la nuova modalità del Totocalcio.
Pensato dal Coni nel 1992 per rilanciare il calo di popolarità del Totocalcio, il Totogol esordì in forma sperimentale il 30 maggio 1994, per poi partire ufficialmente l’11 settembre dello stesso anno. La sua prima versione chiedeva ai giocatori di individuare le 14 partite, tra 30, in cui si sarebbe segnato il maggior numero di gol. Gare che nel 1998 divennero 32, prima della rivoluzione del 2003.
Con il nuovo secolo la modalità del Totogol era imperniata su 14 partite e agli scommettitori veniva chiesto di indovinare per ognuna il numero complessivo di reti segnate dalla due squadre: 1, 2, 3 o 4+ (quest’ultimo segno per indicare il match con quattro o più gol incassati dai portieri). Nel 2010 l’ultima metamorfosi, con i giocatori chiamati a indicare, in ordine decrescente, le sfide con il maggior numero di gol realizzati, da 1 a 7. Con una serie di vincoli che rendevano ogni weekend elettrizzante.
In caso di parità, per stabilire l’ordine vincente, ha prevalso l’incontro con il maggior numero di reti segnate in trasferta (un 1-3 batteva un 2-2). In caso di parità di reti complessive e di reti segnate in trasferta, precedenza all’incontro con il numero d’ordine più basso (se gli incontri 9 e 11 terminavano entrambi 2-3 e concorrevano a formare la combinazione, il numero 9 aveva la precedenza). E poi la variabile impazzita dei rinvii e delle partite annullate, che acquisivano il risultato della partita precedente in ordine di tempo.
Il concorso venne inizialmente gestito dal Coni poi, nel 2003, passò ai Monopoli di Stato. Il premio più alto è stato vinto nel dicembre 1995, quando a Terrazzo, in provincia di Verona, furono vinti 7 miliardi e 686 milioni di lire. Tra le vincite più alte assegnate ci furono anche i 6 miliardi di lire finiti a Genova nel 1998 e gli oltre 5 milioni di euro andati a Pero (Milano) nel 2003.
Poi il declino iniziato nei primi anni Duemila con l’entrata in scena delle scommesse sportive e con la crescente popolarità di concorsi più appetibili e più flessibili non solo nella modalità di gioco, ma anche nel numero di partite su cui puntare.