Aggredito in casa a Parigi lo scrittore ebreo Marek Haltar 

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AGI – La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta contro ignoti per furto con scasso aggravato dall’aver compiuto violenze dopo la denuncia dello scrittore Marek Halter, aggredito venerdì sera nella sua abitazione parigina da due persone incappucciate.

L’intellettuale ottantacinquenne, ebreo polacco scampato all’Olocausto quando era bambino è noto per il suo impegno contro il razzismo e l’antisemitismo nella società francese, spesso al fianco dei musulmani moderati. Venerdì sera stava correggendo le bozze del suo nuovo libro quando si è appisolato; al risveglio, aveva davanti i due assalitori che lo hanno picchiato lasciandolo ferito, dopo averlo minacciato ordinandogli di non urlare.

Secondo Halter, gli aggressori hanno ostentatamente rifiutato di portargli via la carta di credito che ha provato a offrire loro, mentre si sono impossessati delle chiavi di casa, prima di andarsene dall’appartamento che si trova nel quartiere del Marais, in Place des Vosges.

La sua ipotesi è che si sia trattato di un‘intimidazione dovuta all’imminente pubblicazione di un libro, dal titolo “Un mondo senza profeti” in cui mette sotto accusa “l’intellighenzia religiosa”, secondo la sua stessa definizione.

L’intellettuale ha ricevuto telefonate di solidarietà dal presidente francese, Emmanuel Macron, e dal primo ministro, Jean Castex ma anche dall’imam Chalgoumi di Drancy. “Tutti i miei pensieri sono con il mio amico e fratello Marek Halter, che e’ stato aggredito vigliaccamente a casa sua la scorsa notte”, ha scritto il religioso musulmano, suo compagno di tante battaglie, su Twitter.

“Sostegno e affetto” sono stati manifestati anche dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. Halter era stato già oggetto in passato di intimidazioni verbali

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