Alessandro Cattelan, chiedimi se sono felice

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Dal rapporto con la ricchezza a quello con Dio, dalla ricerca dell’amore a quella di un lavoro gratificante, fino all’accettazione della morte: tutte tappe di un viaggio, un viaggio scaturito (come suggerito dal titolo), da Una Semplice Domanda: come si fa ad essere felici?

Una premessa semplice, generica, forse addirittura banale, ma che non scoraggia Alessandro Cattelan dal farne lo spunto per realizzare un docushow per la nota piattaforma streaming Netflix, in cui la domanda in questione viene approfondita e snocciolata puntata dopo puntata sotto qualunque punto di vista possibile, grazie anche all’intervento di coloro che agli occhi di noi comuni mortali dovrebbero conoscere la risposta meglio di chiunque altro: le celebrità.

Ma adesso è giunto il momento di un’altra domanda: sarà riuscito il noto conduttore ad analizzare l’argomento senza scadere nella retorica e nella scontatezza? Scopriamolo assieme.

La ricerca della felicità

Stando alle dichiarazioni di Cattelan (e come ribadito dalla prima puntata della serie stessa) la domanda che fa da incipit per la serie sarebbe stata posta dalla figlia del conduttore torinese, e questo è il mood che la serie tiene per la durata di tutte e sei le sue puntate: un mood spensierato, allegro e giocoso, come un bambino insomma, ma mai gratuito, stupido o inopportuno, adatto per trattare, seppur in modo leggero, argomenti quali la psicoanalisi, la malattia o il potere.

Ma non prendiamoci in giro, la parte più attesa di ogni puntata è quella in cui il conduttore si confronta con una celebrità: da Roberto Baggio a Francesco Mandelli, da Geppi Pucciari a Paolo Sorrentino, passando per le pornostar Steve e Danika, ognuno di questi ospiti rappresenta l’occasione per dibattiti stimolanti e per gettare una luce sulle persone che stanno dietro ai personaggi, e inoltre la loro presenza garantisce allo show di suscitare quanto meno la curiosità di una buona fetta di pubblico generalista.

Ma un tema interessante, dei toni scherzosi e degli ospiti intriganti possono fare ben poco senza un buon protagonista, e in questo Cattelan riesce egregiamente: il suo carisma naturale, la sua capacità di affrontare temi importanti con semplicità e simpatia, e di elaborare riflessioni mai banali sui temi in questione rende il suo percorso estremamente coinvolgente per quello che, più che uno spettatore, diviene un vero e proprio compagno di viaggio.

Insomma, Una Semplice Domanda offre buon intrattenimento e temi interessanti che tratta con ironia e leggerezza.

Ma la vera domanda ora è: sarà bastato?

L’insostenibile leggerezza di Cattelan

Nonostante l’abilità del presentatore, nonostante gli argomenti trattati e nonostante le guest star coinvolte, una volta arrivati ai titoli di coda si ha l’impressione di non essere giunti a una vera e propria conclusione, che si sia parlato di tutto e niente, che tutto quel che si è visto fino a quel momento sia poco più che un esercizio di stile, una scusa per mettere insieme una serie di gag e interviste a personaggi famosi senza un vero e proprio filo conduttore.

Non è però intenzione di chi vi scrive sminuire in qualche modo il lavoro di Cattelan: il sottoscritto preferisce piuttosto pensare che l’effetto confusionario sia dovuto a come questo prodotto sia stato quasi una sorta di valvola di sfogo per il conduttore torinese, che nella serie ha inserito tanto il suo personaggio pubblico quanto la persona che si cela dietro di esso così come apparirebbe nel suo quotidiano.

E d’altronde non è proprio così che appariremmo ad un occhio esterno nella nostra vita di tutti i giorni?

Caotici, contraddittori, pronti a passare da un argomento all’altro senza un vero e proprio criterio magari nel tentativo di strappare una risata o di riflettere un minuto di più su qualcosa che siamo abituati a dare per scontato.

Già, perché nel nostro quotidiano non abbiamo un copione da seguire, non abbiamo scalette da rispettare e non abbiamo un pubblico da dover soddisfare, e chissà, forse è proprio questo il primo passo per essere felici.



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di Ivan Guidi
www.2duerighe.com
2022-04-28 09:58:26 ,

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