Lo stesso killer dopo mesi di assoluto silenzio lo scorso 6 marzo aveva chiesto di essere sentito dal pubblico ministero. E così per Alberto Scagni si erano mossi il sostituto procuratore Paola Crispo, i suoi avvocati (Maurizio e Guido Mascia, Elisa Brigandì), due agenti della scientifica che in base alla legge Cartabia hanno il compito di videoregistrare gli interrogatori.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-03-15 18:43:56 ,genova.repubblica.it