alleanza solo in pochi casi- Corriere.it

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Scambio di complimenti (Ho molto apprezzato il discorso di Enrico, Mi piaciuto molto l’intervento di Giuseppe) e la rinnovata, reciproca, promessa di dare vita a un progetto comune: ospiti dell’associazione culturale di Goffredo Bettini, il segretario del Pd Enrico Letta e il non ancora leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte hanno tenuto il loro primo confronto pubblico, sebbene virtuale.

Obiettivo: le prossime elezioni politiche. Non le amministrative, dunque (bench anche in quelle consultazioni qualche alleanza alla fine si far). Perch, per dirla con Conte, i tempi per un’alleanza politica a tutto tondo non sono ancora maturi. Letta aveva sperato in qualcosa di pi anche per l’immediato futuro. Ma nelle due citt pi importanti dove si vota a ottobre, Milano e Roma, grillini e dem andranno rigorosamente divisi. Nella Capitale, poi, fallito il tentativo di convincere i 5 Stelle ad allearsi con il Pd per andare insieme al voto della Regione Lazio, condizione posta da Nicola Zingaretti per dimettersi e scendere in corsa per il Campidoglio.


Niente da fare, i grillini non ci stanno e questo significherebbe rischiare di regalare la regione al centrodestra. Perci Zingaretti rester al suo posto. Letta decide quindi di non dare troppa enfasi all’appuntamento delle amministrative, derubricate a tappa intermedia: L’obiettivo principale sono le politiche. E per allora, assicura Conte, il nuovo Movimento 5 Stelle rigenerato ci sar. L’alleanza, del resto, sottolinea l’ex premier, non parte da zero, perch, aggiunge, abbiamo fatto un’esperienza comune sul campo. Si riferisce, ovviamente, al suo secondo governo. Per Conte, dunque, un progetto condiviso possibile. Dopodich l’ex presidente del Consiglio si lancia in un lungo discorso sulla vecchia dicotomia tra sinistra e destra, per spiegare che il Movimento non cos facilmente classificabile, finch la sua connessione non collassa.

Letta apprezza le parole del futuribile alleato: un discorso di convergenza importante, ci interessa un cammino comune. E poi parla del suo nuovo partito: sar in continuit con l’idea di Piazza Grande di Zingaretti. Insomma, se di nozze tra Pd e 5 Stelle non si pu ancora parlare, un certo feeling comunque indubbiamente c’. Solo su un punto Letta e Conte non sembrano marciare insieme: mentre il segretario dem ribadisce con forza il sostegno del suo partito al governo Draghi, l’ex premier preferisce dilungarsi sul suo di esecutivo glissando su quello attuale.

Il gran cerimoniere del dibattito, ossia Bettini, da sempre convinto di questa alleanza, sottolinea: un rapporto essenziale, quello tra due grandi forze democratiche e anti sovraniste. Ma, aggiunge, noi possiamo dialogare con tutti per creare un campo largo. Eccetto che con Matteo Renzi, che fa costante opera di disturbo al solo fine di rafforzare il proprio orticello.

Anche gli altri partecipanti al dibattito, l’eurodeputato dem Massimiliano Smeriglio, la vice presidente dell’Emilia Romagna Elly Schlein e la politologa Nadia Urbinati sono convinti che questo matrimonio dem-5 Stelle s’abbia da fare. Resta un nodo da sciogliere: sia Conte che Letta sembrano intenzionati a candidarsi alla premiership alle prossime elezioni. Ma a palazzo Chigi c’ solo una poltronissima…

29 aprile 2021 (modifica il 30 aprile 2021 | 00:08)

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