Amministrative, si cambia: 2 impresentabili sostituiti con il controllo Antimafia

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Sono due aspiranti candidati alle regionali calabresi gli “impresentabili” nelle liste provvisorie individuati dall’Antimafia. Sotto la lente della commissione parlamentare i risultati del controllo facoltativo che, quest’anno per la prima volta, ha consentito a partiti e candidati a presidente e a sindaco di sottoporre le liste elettorali provvisorie al controllo preventivo della commissione. Una procedura garantita dal massimo riserbo, che potrà favorire la sostituzione, prima della presentazione delle liste definitive, dei candidati ritenuti “impresentabili”. Senza l’onta di averli in lista.

Al vaglio preventivo della commissione 459 nominativi

Sono stati sottoposti al vaglio della commissione solo 459 nominativi. L’Antimafia farà, poi, come di consueto, il controllo sulle liste depositate. Risultati che generalmente arrivano a ridosso del voto, con i nomi degli “impresentabili” resi pubblici.

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La novità dalla modifica al Codice di autoregolamentazione

La novità del controllo preventivo arriva dalla modifica al Codice di autoregolamentazione sul controllo delle liste elettorali effettuata in agosto, presentata dalla deputata di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, correlatore il senatore M5S Marco Pellegrini. Un testo condiviso da tutti, visto che è stato approvato all’unanimità e senza modifiche. In precedenza i controlli della commissione Antimafia avvenivano a ridosso del voto, quando le liste erano già depositate. Al controllo sulle liste definitive i nomi di eventuali “impresentabili” saranno resi pubblici.

Chi ha sottoposto le liste a parere preventivo

Per le regionali in Calabria ben undici liste hanno sottoposto i nomi: Coraggio Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Forza Azzurri, Forza Italia, Occhiuto Presidente, Lega, Udc, Tesoro Calabria, Calabria Libera, M5S. Per Roma è pervenuta solo la lista M5S cosi come per Latina. Per Napoli solo la lista di Fratelli d’Italia. «Questa modifica era stata presentata per il decreto elezioni e il governo l’aveva bocciata, poi è stata ripresentata nel decreto semplificazioni e approvata», ha spiegato la deputata Fdi Wanda Ferro all’Adnkronos.

Serve una banca dati unica che colleghi le procure

La deputata ha spiegato che «di fatto serve ai partiti che su liste ancora provvisorie possono cambiare i nominativi. Questo è un passo avanti, ma bisognerà ancora lavorare. Dico da sempre che nell’era digitale si può e si deve avere una banca dati unica che colleghi tutte le procure d’Italia. I nomi di domani sono tutelati dalla segretezza, possono essere visionati dall’Antimafia e da chi ha presentato le liste».



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