Purtroppo assomiglia più a Venom che all’attore che lo interpreta, Tom Hardy. Si tratta di una nuova specie di ragno scoperta in Australia. Tesse ragnatele circolari ed è stata chiamata appunto Venomius tomhardyi in onore del personaggio della Marvel, e che è rientrata tra i 750 nuovi animali, piante e altri organismi che sono stati recentemente riconosciuti nell’elenco delle specie australiane. Tra le altre nuove specie degne di nota ci sono anche la Litoria ridibunda, una rana che “ride” anziché cicalare, il verme marino irridescente Marphysa davidattenboroughi, che prende il nome dal celebre naturalista David Attenborough, e il marsupiale Planigale tealei, simile a un toporagno.
L’elenco delle nuove specie australiane
La tassonomia, ricordiamo brevemente, è quella branca della scienza che si occupa di descrivere, nominare e registrare la vita sulla Terra. Vale a dire, quindi, il primo passo importante per comprendere gli ecosistemi. I tassonomi, infatti, ricercano le differenze nell’aspetto fisico, nella genetica, nel comportamento e nella posizione per determinare se si tratta di una nuova specie oppure no. “Molte persone potrebbero rimanere scioccate nel sentire che il 70% delle nostre specie autoctone rimane senza nome e nascosto alla scienza”, ha spiegato il ministro dell’ambiente australiano, Tanya Plibersek. “L’Australia è un hotspot generale di biodiversità con oltre 150mila specie autoctone, ma i tassonomi nominano ogni giorno circa due specie nuove per la scienza”.
Una biodiversità straordinaria
L’Australia è rinomata per la sua biodiversità, ricca e unica. “È fondamentale continuare a sostenere le indagini e la osservazione tassonomica in questo vasto continente, per il fatto che senza dubbio molte altre specie devono ancora essere formalmente descritte dalla scienza”, ha commentato al Guardian Euan Ritchie, professore di ecologia della fauna selvatica e scienze della conservazione alla Deakin University. “Anche se molte specie potrebbero non essere conosciute dalla scienza moderna, è probabile che siano familiari e fondamentali per la cultura indigena”, continua l’esperto sottolineando come attraverso una maggiore collaborazione, la combinazione tra le conoscenze ecologiche e culturali tradizionali e con l’aiuto di approcci sempre più innovativi si riuscirà a migliorare ulteriormente la comprensione della straordinaria biodiversità dell’Australia.
Continuare a classificare
Molte delle specie faticosamente descritte nell’elenco nazionale sono invertebrati. La stragrande maggior numero delle indagini sulla fauna selvatica e sulle collezioni nei musei, infatti, hanno dimostrato che più gli esperti osservavano, più si rendevano conto che la maggior parte delle specie di invertebrati non erano ancora state formalmente descritte nella tassonomia. Ora altri 14 progetti si occuperanno di nominare e classificare le specie autoctone australiane nel periodo 2024-25. Tra questi ce n’è uno che si baserà sui dati relativi alla Litoria ridibunda raccolti lo scorso anno grazie alla citizen science. Un altro si occuperà della descrizione formale di almeno 120 specie del sesto genere vegetale più grande d’Australia, Lepidosperma (carici), e ancora della revisione della famiglia dei ragni che tessono ragnatele circolari per identificare 50 nuove specie e della valutazione della biodiversità dei crostacei che vivono nelle acque profonde dell’Australia occidentale.
Leggi tutto su www.wired.it
di Marta Musso www.wired.it 2024-09-09 10:08:12 ,