Nel giorno del primo sciopero dei balneari, il Comune di Genova riceve dal Tar della Liguria un doppio via libera alla procedura ad evidenza pubblica attivata per l’assegnazione delle concessioni balneari. Lo rende noto l’ente. Il Tribunale Amministrativo ha “non solo dichiarato la cessata materia del contendere a seguito della rinuncia ai 26 ricorsi da parte dei concessionari in essere e del loro sindacato Sib, ma ha anche rigettato l’istanza di sospensione cautelare di un aspirante concessionario che lamentava il rischio di un pregiudizio grave ed irreparabile per la previsione degli indennizzi a carico degli eventuali concessionari subentranti”. L’imprenditore, nel suo ricorso al Tar con sospensiva della Determina dirigenziale comunale 2421, lamentava “una lesione dell’interesse legittimo” e un “danno gravissimo”, sostenendo che la determina “impedisce alla società di concorrere, già in via preventiva e ab origine, pur avendo i requisiti richiesti e non permetterebbe di aspirare conseguentemente alla procedura pubblica”.
Lamentava inoltre la “illegittimità della quantificazione dell’indennizzo a carico del concessionario subentrante e a favore dell’uscente, in quanto ritenuto eccessivo e sproporzionato”. Di diverso avviso il Tar della Liguria che ha respinto la istanza di sospensione cautelare, ritenendo insussistente un pregiudizio grave ed irreparabile per la ricorrente, versando oltre tutto la procedura ancora in una fase preliminare non essendo stati pubblicati gli avvisi ai sensi dell’art. 18 reg. esec. Codice Navigazione.
“A Genova abbiamo elaborato un percorso giuridico volto a garantire la validità del titolo concessorio in essere delle imprese balneari ancora per questa stagione balneare e fino al 31 dicembre 2024 – ha ricordato l’assessore al Demanio Marittimo del Comune di Genova Mario Mascia – In più abbiamo voluto prevedere espressamente degli indennizzi a favore dei concessionari uscenti a tutela dell’avviamento delle imprese balneari, ritenendo questo un principio generale del diritto, non solo italiano, che va preservato anche nell’ambito dei rapporti concessori. Grazie alle pronunce dei Giudici amministrativi possiamo proseguire in questo iter volto a dare risposte certe ai soggetti interessati e a perseguire tutti gli interessi pubblici coinvolti”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-08-09 13:18:58 ,genova.repubblica.it