Colpo di scena nel mondo della regolamentazione Antitrust americana. Il presidente Joe Biden martedì ha nominato una 32enne nota per le sue posizioni molto dure contro i giganti del Tech alla guida della potente Federal Trade Commission (Ftc), l’agenzia governativa che tutela i consumatori e indaga sulle pratiche anticoncorrenziali.
Si tratta di Lina Khan, professore di Legge alla Columbia Law School. Juris Doctor a Yale nel 2017, è la più giovane presidente della Ftc nella sua storia. La nomina a sorpresa alla presidenza dell’agenzia è avvenuta poche ore dopo che il Sentato l’aveva confermata nel board composto da 5 persone.
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Un segnale ai giganti del tech
La scelta avviene non a casa in un momento in cui l’industria tecnologica è sotto intensa pressione dal Congresso, di regolatori e procuratori generali Usa e anche a livello internazionale. La nomina di Lina Khan viene letta come un segnale di una posizione dura verso i giganti tecnologici Facebook, Google, Amazon e Apple. Khan è stata docente alla Columbia University Law School e ha fatto irruzione sulla scena antitrust con il suo imponente lavoro accademico nel 2017 da studente di legge di Yale, «Amazon’s Antitrust Paradox», nel quale si sottolinea il doppio ruolo dela società come fornitore e concorrente delle Pmi.
Khan ha contribuito a gettare le basi per un nuovo modo di guardare alla legge antitrust al di là dell’impatto del dominio del mercato delle grandi aziende sui prezzi al consumo. Come consulente di una commissione antitrust della Camera dei Deputati nel 2019 e 2020, ha giocato un ruolo chiave in una vasta indagine bipartisan sul potere di mercato dei giganti della tecnologia.
Dalla tesi su Arendt ai vertici della Ftc
Khan è nata a Londra il 3 marzo 1989 da genitori pakistani. Si è trasferita con loro negli Stati Uniti quando aveva 11 anni. Nel 2010 si è laureata al Williams College nel Massachusetts, dove ha scritto la sua tesi su Hannah Arendt.