La prima svolta nell’inchiesta sulla morte della piccola Maria, la bimba di 4 anni di Saviano deceduta nei giorni scorsi a Mugnano del Cardinale, dove risiedeva da alcuni mesi insieme alla mamma e al compagno, è arrivata ieri mattina. La procura di Nola ha iscritto sul registro la donna A.G., un atto dovuto per adesso nell’attesa degli esami autoptici sul corpo della piccola. La bimba, affetta anche da una grave patologia, da diverso tempo, dopo un lungo ricovero in ospedale, al Santobono di Napoli, era stata riaffidata alla madre biologica. Sullo sfondo di questa tragedia che ha sconvolto le comunità di Mugnano del Cardinale e di Saviano, lo stato di profondo degrado – non soltanto sociale – in cui la bimba è cresciuta. La procura, che ha bloccato il trasferimento del feretro presso il cimitero di Saviano, già organizzato dall’azienda funebre del nolano, punta a chiarire due aspetti: se la piccola era vittima di maltrattamenti e se è stata lasciata morire di stenti. Due aspetti cruciali dell’intera inchiesta che da giorni sono finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura. Molto dipenderà dagli approfondimenti ordinati dalla procura della Repubblica di Nola poche ore dopo la morte della piccola di quattro anno. Si attende infatti l’esito dell’autopsia ordinati dagli inquirenti prima che il feretro della piccola venisse tumulato nel cimitero di Saviano. L’incarico affidato al tecnico, il corpo della piccola Maria è stato trasferito su ordine della magistratura presso l’ospedale Moscati di Avellino dove saranno effettuati gli esami. Dovrà essere il perito incaricato dalla procura a presentare al magistrato le risposte sulle cause della morte e soprattutto quando questa sia accaduta. Solo a quel punto la Procura deciderà se, e quale, reato contestare alla donna nell’ambito di un’indagine che potrebbero sfociare molto gravi per gli eventuali responsabili.
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di Andrea Ripa
www.metropolisweb.it
2022-07-09 09:30:02 ,