Black Panther: Wakanda Forever, cosa significa la scena post-credits

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ATTENZIONE: spoiler sul finale di Black Panther: Wakanda Forever

In questi giorni gli appassionati dei film Marvel si stanno dirigendo in massa al cinema per vedere Black Panther: Wakanda Forever, il nuovo capitolo della saga della Pantera Nera che chiuderà la quarta fase di questo Cinematic Universe lato cinema (l’ultimo titolo di questa fase, in realtà, sarà lo speciale natalizio di Guardians of the Galaxy in arrivo su Disney+ il 25 novembre). Gli spettatori assisteranno con grande commozione a questa nuova avventura che è anche un doveroso omaggio a Chadwick Boseman, protagonista scomparso nell’estate 2020. Mentre i personaggi superstiti, come Ramonda, Shuri e Okoye, devono fare i conti con la sua eredità e con la sua assenza, il mondo di Wakanda porta avanti il suo destino e soprattutto costruisce, almeno in parte, il futuro dell’universo Marvel.

Ovviamente, come molti si aspettano, anche Wakanda Forever riserverà qualche sorpresa dopo le scene finali (ma se ovviamente non avete ancora visto il film, fermatevi qui!). Innanzitutto la prima rivelazione che arriva dopo i titoli di coda ed è riassunta in una singola frase: “Black Panther will return”, si legge sullo schermo a sottolineare il fatto che la nuova Pantera nera, che appunto si stabilisce nel corso di questa storia, tornerà in nuove avventure e sarà ancora centrale nello sviluppo nelle prossimi fasi di questa serie filmica (per ora non è stato annunciato ufficialmente nessuno Black Panther 3, ma rivedremo probabilmente il personaggio nei due Avengers programmati per il 2025-26 o ancora prima in qualche altro titolo).

Ancora più significativa, però, è poi la scena aggiuntiva che vediamo prima che si riaccendano le luci in sala: non è esattamente una scena post-credits (quindi non bisogna attendere proprio fino alla fine dei titoli di coda) ma piuttosto una mid-credits scene, che si colloca dunque tra i primi crediti animati e poi il listone più classico di cast e troupe. Come già anticipato sia dal regista Ryan Coogler sia dal produttore esecutivo Nate Moore, Black Panther: Wakanda Forever è un film troppo emotivo e importante a livello di ricordo a Boseman per contenere i soliti post-credits alla Marvel che anticipano film futuri o addirittura contengono scene simpatiche che sdrammatizzano.

Invece si opta per una scena che prosegue il filone struggente di tanti altri momenti del film: dopo aver concluso la sua lotta con Namor, infatti, Shuri lascia Wakanda – non si sa se temporaneamente e per sempre – e si reca ad Haiti dove si trova Nakia, l’innamorata di suo fratello, un po’ per chiudere il cerchio; su una spiaggia incantevole e illuminata da un limpido sole, la ragazza decide di lasciarsi il passato doloroso alle spalle e di bruciare la sua tunica funebre, come le aveva suggerito anche la madre Ramonda. 

È un momento estremamente intenso, coronato dall’arrivo di Nakia che presenta a Shuri un bambino di nome Toussaint: è lo stesso bimbo, però, a dire di avere un nome wakandiano, e cioè T’Challa. Veniamo così a sapere che il defunto re aveva avuto un figlio con Nakia ma con lei aveva deciso di farlo crescere lontano dal clamore e di non farlo partecipare al suo funerale. Una scena davvero pregna di emozione che forse non ci dice nulla del futuro della Marvel ma chiude un capitolo con grande commozione.



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di Paolo Armelli www.wired.it 2022-11-10 09:11:10 ,

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