Occhi sui prezzi alla produzione dell’Eurozona e all’indice Ism Usa. In Cina cresce l’indice dei servizi
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Le Borse europee vanno verso un avvio di seduta e di settimana poco mosso, con gli occhi puntati sulla testimonianza di Christine Lagarde al comitato Affari economici e monetari all’Europarlamento, dalla quale potranno emergere indicazioni importanti sulle prossime mosse della Bce. Intanto, in attesa di nuovi dati macro (in arrivo quelli sul settore servizi), le piazze del Vecchio Continente cercheranno di mettersi in scia all’Asia, dove prosegue il rally che dura ormai da tre sedute, grazie al rialzo dell’indice Pmi cinese (a 57,1 dai 56,4 punti ad aprile, con un incremento di domanda e offerta).
Milano, che aveva chiuso la precedente ottava con un +1,3% a fronte di un’Europa contrastata, va verso un avvio in modesto rialzo (+0,15% i future del Ftse Mib). Poco mosso l’inizio atteso a a Francoforte (+0,04%), dopo il dato sulla bilancia commerciale (+1,2% su mese l’export, -1,7% l’import e surplus 18,4 miliardi di euro). Prevista tranquilla l’apertura dell’Ibex 35 di Madrid (+0,12% i future), dell’Aex di Amsterdam (-0,03%) e del Ftse 100 di Londra (+0,1%). In rialzo il petrolio (+1,3% a 72,67 dollari al barile il Wti scadenza luglio e +1,2% a 77,04 dollari il Brent agosto) dopo che l’Arabia Saudita, durante la riunione Opec+ del fine settimana, si è detta pronta a tagliare la produzione di un ulteriore milione di barili al giorno, con l’obiettivo di «fare tutto il necessario per stabilizzare il mercato». Sul valutario, l’euro torna sotto 1,07 dollari e passa di mano a 1,069 (da 1,076 venerdì). L’euro/yen è a 149,984 e il dollaro/yen a 140,26. Il gas risale del 6% a 25,2 euro mentre sarebbe pronta a partire la controffensiva dell’Ucraina contro la Russia.
Tokyo ai massimi da 33 anni
La Borsa di Tokyo conclude la prima seduta della settimana ai massimi in 33 anni, dopo la forte accelerazione degli indici azionari statunitensi che hanno seguito l’accordo sul tetto del debito a Washington e i dati incoraggianti dal mercato del lavoro. Il Nikkei segna un progresso del 2,20% a quota 32.217,43, aggiungendo 693 punti. Sul mercato dei cambi lo yen torna a perdere terreno sul dollaro, a 140,20, e sull’euro poco sotto a 150. Sempre in Asia, Hong Kong ha aperto la seduta in territorio positivo: l’indice Hang Seng segna nelle prime battute un rialzo dello 0,34%, a 19.014,96 punti. Quadro leggermente diverso nelle piazze cinesi che aprono la seduta poco mosse e contrastate, intorno alla parità: l’indice Composite di Shanghai sale nelle prime battute dello 0,05%, a 3.231,81 punti, mentre quello di Shenzhen cede lo 0,04%, a quota 2.034,89.
Cina, crescono i servizi. Scende l’import in Germania
Quanto ai primi dati congiunturali di giornata, aumenta il ritmo di crescita dell’attività dei servizi cinese. A maggio scorso l’indice è salito a 57,1 dai 56,4 punti ad aprile, secondo Caixin Media e S&P Global. Quota 50 separa l’espansione dalla contrazione. Sia l’offerta che la domanda di servizi sono aumentate ulteriormente a maggio, con gli indicatori per l’attività commerciale e il totale dei nuovi ordini entrambi rimasti sopra i 50 per il quinto mese consecutivo e registrando la seconda lettura più alta da novembre 2020, ha affermato Caixin. Anche il sottoindice dei nuovi ordini di esportazione è rimasto in territorio espansivo per il quinto mese consecutivo. L’occupazione nel settore dei servizi è aumentata marginalmente, con l’indicatore dell’occupazione che ha superato i 50 punti per il quarto mese consecutivo, poiché le imprese di servizi hanno incrementato le assunzioni per accrescere la capacità produttiva, ha affermato Caixin.
Ad aprile scorso il surplus della bilancia commerciale tedesca è risultato pari a 18,4 miliardi di euro. Le importazioni sono scese dell’1,7% su mese mentre le esportazioni sono salite dell’1,2%, ribaltando le stime che indicavano un calo del 2,8 %.
Dopo una settimana scoppiettante per le Borse europee, con giovedì e venerdì in forte rialzo, oggi gli investitori si trovano davanti alcuni indicatori macroeconomici che potrebbero anche cambiare l’umore. Per esempio i prezzi alla produzione dell’Eurozona di aprile, indicatore non secondario per capire le prossime mosse della Bce. Oppure l’indice Ism non manifatturiero Usa, che potrebbe dare nuovi segnali sullo stato di salute dell’economia statunitense. In attesa, di questi indicatori, le Borse europee si apprestano ad aprire in rialzo/ribasso. Questo dopo che i listini asiatici hanno chiuso in…
Gli avvenimenti di oggi
Come detto, oggi arrivano molti indicatori. Dopo l’indice Pmi cinese, arriva il Pmi servizi in Italia. L’indice Pmi, dei direttori d’acquisto, è un significativo indicatore prospettico per capire come andrà l’economia nelle prossime settimane. Poi arrivano dall’Eurozona i prezzi alla produzione di aprile, dagli Stati Uniti gli ordinativi industriali di aprile, gli ordinativi di beni durevoli e l’indice Ism non manifatturiero composito di maggio.
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amp24.ilsole24ore.com
2023-06-05 07:06:20 ,