Bracco, il ritorno al futuro

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Ci sarà molto passato nel futuro del Gruppo Bracco. Nei prossimi mesi, infatti, diventerà realtà il rientro nella sede di via Folli, a Milano: lo storico sito produttivo di Lambrate sarà il nuovo headquarter del gruppo, tendendo sempre più a una logica da campus. Ma a ispirare le mosse del gigante chimico farmaceutico sarà anche la legacy custodita nell’Archivio storico Bracco che, in occasione del 95esimo anniversario, si apre al mondo grazie al potere del digitale.

L’archivio digitale

Il sito che ospita l’archivio, strutturato in cinque sezioni, parlerà di famiglia, azienda, innovazione, sostenibilità e cultura: racconterà l’avventura imprenditoriale dei Bracco grazie a una mole impressionante di materiali eterogenei che spaziano dai documenti (10mila) ai podcast, passando per le 2000 ricerche che includono progetti, sperimentazioni cliniche, analisi di laboratorio. Come sottolineato da Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del Gruppo, l’archivio digitale sarà anche un elemento di ispirazione ed “engagement” per tutti i dipendenti, in quanto l’heritage è per le aziende “una leva strategica, un elemento che le rende uniche e le distingue dai concorrenti”.

La sede 

A Lambrate, invece, i dipendenti del Gruppo, troveranno nuovi spazi, a seguito dei lavori di ristrutturazione partiti nel gennaio 2021. Come spiegato in occasione della conferenza milanese “Bracco: Ritorno al futuro” da Fulvio Renoldi Bracco, vicepresidente e amministratore delegato di Bracco Imaging, la scelta di tornare all’origine rappresenta i tre valori fondanti per l’azienda, persone, innovazione e sostenibilità”. Tornare nella sede ha un significato simbolico, ma i tempi sono profondamente cambiati e il sito non veicolerà più un’idea industriale novecentesca, fisiologicamente presente all’origine, ma sarà soprattutto un campus fatto di spazi flessibili, per lavorare, ma anche per accogliere tutto il network del Gruppo.

Vetrate trasparenti, percorsi pedonali come tessuto connettivo tra gli edifici, colonnine per la ricarica delle auto elettriche nel parcheggio e un insieme di soluzioni a favore della sostenibilità ambientale rientrano tra le specifiche del nuovo quartier generale che recupera anche, nelle sue caratteristiche funzionali, le cascine un tempo presenti che ospiteranno i servizi collettivi. Il sito rinnovato di Lambrate ospiterà anche un grande auditorium, da 180 posti, destinato a funzionare anche in maniera autonoma.

Guardare indietro per andare avanti

Scrivere il futuro in continuità con il passato sembra essere un punto centrale per il Gruppo, forte della sua storia di successi, ma anche consapevole dei corsi e ricorsi storici: anche l’Italia di Elio e Fulvio Bracco ha vissuto fasi molto complesse ma è riuscita poi a trovare la strada, anche quella del successo industriale.

Un successo che anche l’Archivio storico aziendale celebra, mettendo anche l’accento sul core business della dimora, la diagnostica per immagini. L’archivio storico Bracco era stato già riconosciuto, nel 2007, “di notevole interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica e bibliografica della Lombardia: il progetto di Archivio storico aziendale per individuare, inventariare e valorizzare la documentazione utile a ripercorrere la storia della società era partito nel 1998.

L’importanza degli archivi non era in discussione neppure in passato ma, come sottolineato alla conferenza da Guido Guerzoni, professore di museum management alla Bocconi, è forse cambiato l’approccio culturale delle aziende: se un tempo bisognava quasi distaccarsi dal passato, e guardare inesorabilmente avanti, oggi “lentamente le imprese non si vergognano più della loro vetustà”. Le aziende comprendono che il passato illustre va celebrato per gli elementi positivi che, secondo l’accademico, riguardano non solo fondatori e partecipanti alle imprese familiari, ma un ampio spettro di stakeholders che a vario titolo ha collaborato. Gli archivi tuttavia non sono più elementi statici ma possono contribuire a ispirare progetti, ad alimentare buone prassi e contribuiscono a quella sorta di cultural corporate responsibility che, sempre secondo Guerzoni,  è una C che si sovrappone alla classica Csr. 

All’evento Bracco: Ritorno al Futuro hanno preso parte anche Francesco Prennushi, architetto partner di General Planning (società di architettura e ingegneria che ha sviluppato il progetto di ristrutturazione) e Alessandro Spada, presidente di Assolombarda.



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di Maria Rosaria Iovinella www.wired.it 2022-09-15 11:20:16 ,

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