Il ideatore del M5s invita a firmare entro il 20 ottobre per la richiesta di referendum. Parole dure contro i cacciatori «liberi di uccidere, circolare in territori privati, torturare uccelli in gabbia per attirare i loro simili e fucilarli»
Appello di Beppe Grillo per abolire la caccia. Il ideatore del M5S nel post sul suo blog chiede di firmare il referendum «Sì aboliamo la caccia», anche online, entro il 20 ottobre, per raggiungere quota 500 mila. «Nonostante il pressoché totale silenzio da parte della maggior parte di tv e giornali, dal primo luglio hanno raggiunto quasi 300 mila firme», ricorda Grillo. Il padre nobile dei Cinque Stelle è del parere che, in caso di successo del voto referendario, «verrebbe abolita per sempre una pratica non necessaria che ogni anno uccide milioni di animali e provoca anche decessi tra gli esseri umani (…) verrebbe cancellata la pratica cruenta e violenta della caccia, per una reale evoluzione del progresso morale, civile e sociale della nostra comunità. Per educare i giovani e le famiglie a contrastare ogni tipo di violenza». Anche, e qui Grillo va giù duro: «Per impedire ad alcune migliaia di cacciatori affamati di violenza di potersi sentire i padroni assoluti, liberi di uccidere, liberi di circolare in territori privati, liberi di torturare uccelli in gabbia per attirare i loro simili e fucilarli, liberi di inquinare l’ambiente con centinaia di migliaia di bossoli abbandonati incustoditi sul terreno ogni anno, liberi di uccidere per errore esseri umani, senza alcuna responsabilità penale seria ed alcuna conseguenza punitiva a causa della mancanza di un’adeguata legge sull’omicidio venatorio, liberi di educare i propri figli alla violenza senza alcun rispetto per le forme di vita più deboli, gli esseri viventi che popolano boschi e campagne da sempre».
17 settembre 2021 (modifica il 17 settembre 2021 | 13:30)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Franco Stefanoni , 2021-09-17 11:30:34
www.corriere.it