Caos rifiuti, licenziati 10 netturbini «malati per le feste» a Torre del Greco e San Giorgio – Metropolisweb

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Torre del Greco. Durante le ultime festività avevano presentato certificati di malattia e avevano così disertato il cantiere Nu, provocando inevitabili disagi alla raccolta dei rifiuti. Ma – al momento delle visite di controllo inviate dall’Inps – erano risultati assenti a dimora, confermando i «sospetti» finiti in un esposto presentato alla procura di Torre Annunziata e firmato dai vertici della ditta Buttol. Ora pronti a usare il pugno di ferro per punire i «furbetti» di Natale e Capodanno: sono dieci le lettere di contestazione finalizzate al licenziamento per giusta causa – cinque a Torre del Greco e cinque a San Giorgio – inviate ai «netturbini infedeli» accusati di avere ingannato il colosso ambientale con sede legale a Sarno. Provvedimenti drastici, capaci di scatenare inevitabili malumori tra i lavoratori e accelerare così la «corsa allo sciopero» ufficialmente proclamato dalle organizzazioni sindacali per ottenere – in periodo di emergenza sanitaria legata al Covid-19 – maggiore sicurezza sul posto di lavoro.

La replica a muso duro

In attesa dell’incontro di lunedì 24 gennaio con i sindacati – l’ultima occasione per scongiurare l’astensione dei lavoratori su tutti i turni di servizio del 31 gennaio – i vertici della ditta Buttol replicano a muso duro alle accuse arrivate durante il summit da remoto con il viceprefetto Dario Annunziata: «Su un aspetto l’azienda non ha mai abbassato la testa: il rispetto delle regole e le politiche di rigore e legalità – si legge in una nota – Se qualcuno crede di potere utilizzare l’arma dello sciopero per evitare licenziamenti per giusta causa e contestazioni, bisogna ricordare come la ditta Buttol non si sia mai piegata a questo tipo di richieste e non comincerà adesso». Insomma, la procedura per i licenziamenti a Torre del Greco e San Giorgio a Cremano andrà avanti. Così come le contestazioni e i provvedimenti per il risarcimento dei danni frequentemente registrati agli automezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti e non solo.

Il fuoco sotto la cenere

«L’impressione è che tutto ruoti intorno a Torre del Greco, per poi creare agitazione in altri cantieri della ditta – prosegue la nota -. La Buttol ha solo chiesto il rispetto delle regole ai propri dipendenti, allo stato attuale senza mensilità arretrate, in modo da garantire il normale andamento del servizio di igiene urbana. In caso contrario scattano i provvedimenti disciplinari». Una «linea» evidentemente sgradita a buona parte dei netturbini, ora pronti a scioperare. «L’azienda continuerà per la sua strada a imporre legalità in tutte le procedure – il monito finale – consapevole anche delle conseguenze di tale atteggiamento».

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di Alberto Dortucci
www.metropolisweb.it
2022-01-21 07:46:25 ,

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