Castellammare. Caos pronto soccorso, pazienti sulle barelle – Metropolisweb

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Pazienti sistemati alla meno peggio sulle barelle tra i corridoi e nella sala riservata ai codici rossi, ambulanze costrette ad aspettare per giorni prima di poter ripartire dal parcheggio dell’ospedale San Leonardo per ritornare in postazione. Il caos dell’organizzazione del pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare non è ancora stato risolto e quello appena andato in archivio è stato un weekend complicato per tutti gli operatori sanitari.Bocche cucite, poca voglia di parlare e anche una sensazione di stanchezza per una situazione che si trascina da troppo tempo e si riversa tutta su oss, infermieri e medici impegnati nel reparto di trincea. Una delle prime cause del caos sarebbe la decisione di chiudere il reparto di Medicina d’Urgenza per destinarlo ai pazienti Covid. Quei posti letto finora sono stati utili per assistere le persone che si presentano in pronto soccorso per i motivi più disparati e devono restare in osservazione per qualche giorno. Almeno nella giornata di domenica il reparto è rimasto completamente vuoto, mentre nelle stanze del pronto soccorso sono stati sistemati proprio quei pazienti che non potevano essere dimessi.Non c’era spazio per tutti, in reparto che conta oltre 200 accessi al giorno, il più affollato dopo il Cardarelli in Campania.

Così è stata utilizzata per ricoveri prima la sala dedicata ai codici rossi e poi sono state occupate le barelle dell’ambulanze a causa della carenza di letti.Almeno 6 ambulanze del 118 sono rimaste bloccate da sabato a domenica, per oltre 24 ore, nel piazzale dell’ospedale San Leonardo, mandando in tilt il sistema di primo soccorso.

Medici, infermieri, oss e soccorritori chiedono una soluzione definitiva per il caos che vive il pronto soccorso di Castellammare, alla direzione sanitaria del presidio e a quella strategica dell’Asl Napoli 3 Sud. Se durante l’emergenza pandemica c’erano delle attenuanti sui difetti organizzativi, adesso sembra veramente complicato trovare degli alibi. E a fare le spese di queste criticità sono sempre i pazienti. La situazione dei pronti soccorso in diverse Asl del territorio è ormai critica da diverso tempo. Ad aver occupato le prime pagine delle cronache locali è stata la situazione scandalosa dei principali ospedali napoletano: quello del Cardarelli in primis e poi anche di altre strutture sanitarie del territorio. Ciò che da sempre viene richiesto è una riorganizzazione del personale: dopo le assunzioni a tempo determinato, infatti, le cose all’interno dei presidi sanitari sembravano andare meglio. Ora, invece, la situazione è tornata ad essere difficoltosa con la necessità di reperire personale. In modo particolare infermieri specializzati ma anche e soprattutto medici che sono in fuga dai pronti soccorso e dai presidi d’emergenza.




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www.metropolisweb.it
2022-05-17 11:45:42 ,

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