La governatrice è avvocato e figlia di avvocati (uno ha lavorato per i repubblicani, una per i democratici). Ha due figlie ed è sposata in seconde nozze con un dentista che ha tre figli, vivono tutti e sette insieme, il marito ha dovuto rinunciare al suo lavoro per le minacce subite. La politica era una sorta di mestiere di famiglia, e Whitmer l’ha descritta come un’attività tramandata di generazione in generazione. Quando è entrata in carica nel gennaio 2019, ha scritto precise istruzioni al suo staff «fare meno e ossessionarsi nel farlo bene» e a «muoversi rapidamente in tutte le cose». Nessun dipartimento, divisione o persona, scrisse, si sarebbe preso il merito di un risultato, riporta il Washington Post.
Big Gretch, come la chiamano i fan e come è intitolata una canzone rap a lei dedicata (soprannome che a lei non piace), non ha accettato fino in fondo la vittoria di Trump nel 2016 in Michigan: «È stata dovuta alla bassa affluenza», è stata la sua spiegazione. Grande sostenitrice dell’aborto al punto da confessare uno stupro di cui è stata vittima da giovane per sostenere il diritto a interrompere una gravidanza indesiderata, volto di un liberalismo moderato dei ricchi sobborghi che le ha permesso di surfare vincente sul trumpismo che invece puntava sul declino industriale del Midwest, è una pragmatica: quando molti del suo partito lavoravano a un divieto del fumo nello stato, Whitmer ha lavorato a un’eccezione per i casino in modo da non perdere l’appoggio della potente lobby delle scommesse. Ha sponsorizzato l’espansione dei diritti Lgbtq sostenendo che è quello che si aspettava la generazione più giovane, ha promosso una legislazione più favorevole ai sindacati dopo quelle restrittive volute dai repubblicani, ha previsto agevolazioni fiscali per i lavoratori meno abbienti e gli anziani e misure di controllo delle armi. La sua amministrazione, ha anche aiutato gli investimenti nella Transizione, come comunemente viene definito in Michigan il passaggio alle auto elettriche, punto fondamentale per ricostruire quel blu wall, il muro democratico per anni garanzia di vittoria alle presidenziali.
Durante la pandemia la governatrice Withmer si è distinta per aver imposto nel Michigan uno dei più lunghi e rigidi lockdown del paese e anche per aver criticato la gestione dell’Amministrazione Trump che per tutta risposta l’ha apostrofata “quella donna dal Michigan” chiedendo al suo vice Pence, capo della task force anti Covid, di non prendere le sue chiamate. Lei ha iniziato a indossare la maglietta con su scritto «quella donna del Michigan” argomentando “il modo migliore per disarmare un bullo e prendere la sua arma e farne il tuo scudo».
Nell’ottobre del 2020 Withmer ha rischiato di essere rapita da un gruppo chiamato Wolverine Watchmen, tredici miliziani che avevano in progetto di portarla su una barca e abbandonarla in mezzo al Lago Michigan. Alcuni giornalisti hanno in seguito scritto che almeno uno dei membri del complotto era stato visto l’estate prima del tentato rapimento, a un evento politico con il leader della maggioranza repubblicana del Senato dello Stato Mike Shirkey.
Whitmer che ha rivendicato di avere buoni rapporti con le grandi aziende come General Motors ha provato ad attirare anche la Disney in Michigan, ha difeso le sue politiche dicendo che avrebbero messo il suo stato «dal lato giusto della storia», e ha assicurato: «Sarà positivo per gli affari». Per affrontare il declino demografico dello stato ha nominato una donna Chief growth officer (figura che si affianca a una commissione bipartisan ad hoc) e può vantare bassi livelli di disoccupazione. Nel novembre scorso ha firmato un pacchetto legislativo che impone ai fornitori statali di energia di soddisfare alcuni degli obiettivi di energia verde più aggressivi del paese.