Chiesa: domani si insedia il nuovo parroco a Roccarainola – Campania

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Saluto di don Emilio a Scafati,testimoniate fede con vostra vita


(ANSA) – ROCCARAINOLA, 09 OTT – Ci sarà anche il vescovo di Nola (Napoli), monsignor Francesco Marino, domani, domenica 10 ottobre, alla parrocchia San Giovanni Battista di Roccarainola per l’insediamento del nuovo parroco, don Emilio Sorrentino.
    Considerato uomo di profonda preparazione teologica, biblica e morale, il parroco ha salutato i fedeli della chiesa di San Vincenzo Ferrer di Scafati (Salerno), dove ha trascorso gli ultimi nove anni della propria missione pastorale, basata “sull’invito a vivere la fede con fermezza, testimoniandola nella vita di tutti i giorni”. Una missione “rivolta a tutti (bambini, giovani, coppie di sposi e anziani) con grande sensibilità e vicinanza nei confronti di coloro che soffrono, che il parroco ha voluto racchiudere in una lunga missiva consegnata ai fedeli in occasione della sua ultima celebrazione nella parrocchia scafatese”. ”Nell’ottobre del 2012 – ha scritto don Emilio – iniziavo il mio cammino come sacerdote in cura d’anime all’ombra della poderosa statua del sacerdote San Vincenzo Ferrer, che da uomo di Dio, da impareggiabile predicatore, da taumaturgo, da servo umile ma perentoriamente intransigente, contribuì immediatamente a ravvivare e infervorare il mio stile di operaio nella vigna del Signore”.
    Sul trasferimento in un’altra chiesa ha spiegato: ”Ogni cambiamento non è mai indolore. Non si cambia città, parrocchia, persone a cuor leggero. Anzi. In questi anni ho imparato a conoscere e amare questa terra, ho imparato ad accogliere i sentimenti di affetto e amicizia nei miei confronti come quelli di astio e insofferenza per la mia persona o per lo stile pastorale proposto. Ringrazio tutti e ciascuno perché il Signore mi ha posto in quella condizione di privilegio di poter ricevere nel mio povero cuore tutti i vostri cuori”. Poi un invito, che va letto anche come una sorta di augurio personale: ”Imparate sempre più a prendervi cura dei sacerdoti, compito che esige innanzitutto una formazione umana e poi spirituale e teologica. Noi siamo chiamati a servire il gregge che ci è affidato in maniera competente sia dal punto di vista della spiritualità che della cultura, ma voi siete chiamati a non trascurare la via dei sacramenti, la frequenza con il parroco, l’intimità con il Signore”. ” Mi dà gioia – spiega – aver vissuto un servizio che in questi 9 anni mi ha visto portare al fonte battesimale come figli di Dio e ricchezza per la sua Chiesa circa 380 bambini; a portare a ricevere Gesù per la prima volta circa 600 bambini; ad accompagnare circa 220 giovani per essere confermati nella fede, a benedire circa 140 coppie nel loro sì nuziale, ad accompagnare nel transito da questo mondo circa 300 fratelli e sorelle e a celebrare migliaia di confessioni. Da oggi in poi, se vi fa piacere, consideratemi ‘un fratello maggiore’ su cui potete sempre contare”.(ANSA).
   

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