di Tommaso Meo
Dimenticate Tinder, Grindr o Bumble. In Cina gli incontri per single sono ora gestiti dallo stato. Non si tratta di un’utopia (o distopia) fantascientifica, ma del progetto che sta portando avanti la municipalità cinese di Luanzhou, nella provincia settentrionale di Hubei. Secondo quanto riporta il giornale online cinese The Paper, le autorità locali stanno infatti raccogliendo i dati su “giovani single” per creare un database che faciliti gli appuntamenti e i matrimoni tra i ragazzi di Luanzhou.
Tra le informazioni personali da inserire nel modulo distribuito dal segretario cittadino del Partito comunista cinese ci sono dati anagrafici come il nome, il sesso e l’età, ma anche il lavoro, la situazione economica e quella familiare. Una volta completata questa mappatura dovrebbe essere più facile per i single di Luanzhou trovare un’anima gemella o almeno è quello che spera il Partito.
Intanto i giovani non sposati possono già iscriversi ad appuntamenti organizzati dal governo. Ne sono stati organizzati due per i dipendenti pubblici e i lavoratori delle imprese statali. Il 31 dicembre si terrà un’altra sessione di appuntamenti virtuali tramite la piattaforma di brevi video Douyin, il TikTok cinese.
La Cina non è sola. Quest’estate anche l’Iran ha annunciato un progetto simile: un’applicazione di incontri per promuovere matrimoni duraturi, incentivare la natalità e contrastare l’invecchiamento della gente. L’app si chiama Hamdam ed è stata subito ribattezzato il Tinder islamico. In Iran ci sarebbero 13 milioni di single tra i 18 e i 35 anni.
La Cina risente in modo analogo del problema degli uomini single. Secondo le statistiche ufficiali nel Paese gli uomini sarebbero 34,9 milioni più delle donne, di cui 17 milioni in età da matrimonio, cioè tra i 20 e 40 anni.
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www.wired.it
2021-12-29 10:46:09