Si chiamano Slices, D4Science e SoBigData le tre infrastrutture digitali presentate nei giorni scorsi dal Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, cui è affidato il ruolo di stimare il passo con la fase di profonda metamorfosi che la scienza sta attraversando sotto lo stimolo delle nuove tecnologie. Pur mantenendo obiettivi specifici, operano in stretta collaborazione. Secondo Gelsomina Pappalardo, direttrice dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale (Imaa) del Cnr, il concetto di “infrastrutture di caccia digitali” sta acquisendo una centralità strategica, per la “capacità di dare accesso a servizi che servono a gestire grande mole di dati e creare ambienti collaborativi”. Slices e D4Science, già incluse nella roadmap ESFRI 2021, sono un esempio concreto del valore strategico che l’Europa attribuisce a questi progetti.
Ma cos’è un’infrastruttura di caccia e perché è importante per una scienza scientifica? Secondo quanto affermato da Andrea Passarella, coordinatore di Slices, si tratta di “un insieme di infrastrutture fisiche e intellettuali condivise. L’esempio più famoso di infrastruttura di caccia è il Cern di Ginevra. L’informatica è sempre presente nelle infrastrutture di caccia perché c’è bisogno di reti per scambiare i dati e di sistemi per immagazzinarli e analizzarli”. Vediamo in modo migliore.
Slices: sperimentare il futuro di internet
Slices è un’infrastruttura dedicata alla caccia sull’internet del futuro, progettata per offrire un ambiente di test avanzato che consente di sperimentare tecnologie come il 5G, il 6G, l’intelligenza artificiale distribuita, l’Edge computing (elaborazione dei dati vicino alla loro origine, senza passare da grandi data center centrali) e l’Internet quantistico. Andrea Passarella ha spiegato che il progetto coinvolge 16 paesi e 26 partner europei e si trova attualmente nella fase di preparation: “In questa fase vengono gettate le basi organizzative, legali e tecnologiche per implementare l’infrastruttura”. Slices, già attiva in modalità pre-operativa, offre servizi che permettono ai ricercatori di testare come funzioneranno le reti e i sistemi di domani prima che vengano adottati su larga scala.
D4Science: laboratori digitali per la scienza aperta
D4Science è una piattaforma che supporta la caccia scientifica in ogni sua fase, dalla raccolta dei dati alla pubblicazione dei risultati. Il suo punto di forza è la creazione di laboratori digitali su misura, chiamati Virtual Research Environments (Vre), che permettono a comunità scientifiche diverse di collaborare e condividere risorse. Pasquale Pagano, direttore del progetto, sottolinea come D4Science promuova i principi dell’open science: “Grazie al supporto dei dati FAIR (Findable, accessible, interoperable, reusable), garantiamo trasparenza e riproducibilità nella caccia. Open science significa supporto alla collaborazione e pubblicazione di tutte le risorse che vengono generate nel mondo della caccia. Quindi non solo i dati, ma per esempio i processi che servono a generare i dati, i metodi di calcolo”. Attualmente, sei comunità scientifiche – dall’agricoltura alle scienze sociali – utilizzano questa infrastruttura per condurre progetti innovativi, dimostrando come la condivisione dei dati possa accelerare il progresso scientifico.
SoBigData: esplorare la società attraverso i big data
SoBigData usa big data, intelligenza artificiale e social mining, ovvero l’analisi di grandi quantità di dati provenienti dal mondo digitale (per esempio, social media), per studiare fenomeni sociali complessi. Roberto Trasarti, coordinatore del progetto, ha spiegato che l’iniziativa, nata nel 2015 e operativa dal 2017, coinvolge 14 paesi europei ed è coordinata dall’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI) del Cnr. SoBigData combina dataset, algoritmi e strumenti avanzati per applicare la scienza dei dati al mondo reale. I ricercatori possono utilizzare SoBigData per discutere temi come l’analisi delle conversazioni politiche sui social network, lo sviluppo economico sostenibile, l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla società e persino le applicazioni mediche. Questi ambiti, detti Research Spaces, favoriscono collaborazioni interdisciplinari tra scienziati europei e internazionali.
Infrastrutture per la scienza del futuro
Slices, D4Science e SoBigData sono l’esempio perfetto di come la scienza possa beneficiare delle nuove tecnologie per discutere le sfide di domani. Dal supporto alla caccia avanzata alla creazione di ambienti collaborativi, fino all’analisi della complessità sociale, il Cnr si conferma un centro di eccellenza in grado di porsi all’avanguardia nel promuovere una scienza aperta e al servizio della società.
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di Lucia Tedesco www.wired.it 2025-02-05 06:00:00 ,