Perché questo articolo potrebbe interessarti? Antonio Tajani è volato in Cina per chiarire la posizione dell’Italia in merito alla Nuova Via della Seta. Il ministro avrebbe dovuto mettere in atto una exit strategy soft per consentire a Roma di fare un passo indietro sulla Belt and Road. Il tutto senza alterare Pechino. Ha invece commesso qualche passo falso di troppo, rischiando di generare effetti indesiderati.
È atterrato in Cina per preparare l’uscita dell’Italia dalla Belt and Road Initiative (Bri). Ma ha sottolineato chiaramente che Roma sostiene il dialogo con Pechino e intende aumentare le esportazioni oltre la Muraglia. Antonio Tajani ha spiegato che il governo italiano sta “valutando la partecipazione alla Via della Seta”, sottolineato però che intende rafforzare l’accordo di cooperazione forzata con il Dragone.
“Continueremo a lavorare dal punto di vista economico, industriale, commerciale con la Cina”, ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, durante una visita alla Città Proibita. Se tutto questo lascia ben sperare in vista delle future relazioni italo-cinesi, allo stesso tempo l’inviato di Giorgia Meloni ha effettuato almeno due errori evitabili. Che potrebbero generare effetti indesiderati nei rapporti con il gigante asiatico, soprattutto nel lungo-medio periodo.
I tweet di Tajani
Il primo errore che ha fatto storcere il naso agli alti funzionari del governo cinese coincide con il primo tweet pubblicato da…
Author: Federico Giuliani
Data : 2023-09-10 14:00:27
Dominio: www.true-news.it
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