Comunali, da Racca a Milano a Maresca a Napoli il centrodestra punta sui «civici»

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Il vertice di lunedì 24 maggio, il primo dopo oltre tre mesi, non è bastato al centrodestra per trovare un accordo sui candidati nelle grandi città per le amministrative del prossimo autunno. L’orientamento emerso è però chiaro: si cercano candidature unitarie tra personalità fuori dal mondo politico, a partire da Roma e Milano. Per capitale uno dei nomi circolati è quello dell’avvocato amministrativista Enrico Michetti (proposto da Fdi), nel capoluogo lombardo è spuntata l’ipotesi di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. Ma anche negli altri centri, come Torino e Napoli, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia dovrebbero sbarrare la porta a ogni ipotesi “politica”. Un nuovo vertice è in programma per giovedì 27 maggio.

Roma, ipotesi Michetti

Sfumata la candidatura di Guido Bertolaso, per sfidare la sindaca uscente Virginia Raggi, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e Carlo Calenda, Fratelli d’Italia spinge sul suo candidato: Enrico Michetti, avvocato, fondatore del portale Gazzetta amministrativa e opinionista per “Radio Radio”. Classe 1966, studio nel quartiere Prati, quando il suo nome ha preso a circolare negli scorsi giorni Michetti ha subito fatto sapere che la sua disponibilità c’è: «La cosa mi lusinga tantissimo. Ho un grande piacere di farlo, qualora venissi scelto».

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Il nome portato avanti invece da Forza Italia è quello dell’ex magistrato Simonetta Matone, a lungo sostituto procuratore presso il Tribunale dei minori di Roma che convince anche Salvini. Nel vortice di ipotesi erano spuntati anche due generali: Claudio Graziano (tra il 2015 e il 2018 Capo di Stato Maggiore della Difesa) e Giovanni Nistri (fino a gennaio 2021 comandante generale dei Carabinieri). Il primo ha smentito nettamente: «Non sono in alcun modo interessato alla competizione elettorale». Ancora prima si era parlato come possibile candidato fuori dalla politica del dirigente dell’Istituto per il credito sportivo Andrea Abodi.

A Milano Racca in nomi possibili

Venuto meno il possibile ritorno di Gabriele Albertini, tra i possibili nomi c’è quello di Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «L’ipotesi della mia designazione, circolata a mezzo stampa, non ha alcuna concretezza – ha precisato Racca -, ma rappresenta senz’altro un riconoscimento non tanto per la mia persona, ma per le farmacie e per tutti i farmacisti della Lombardia». Ignazio La Russa, di Fratell d’Italia, rivela: Salvini «ci ha detto chiaramente che c’è un nome nuovo per Milano e fino a quando non avrà la sua piena disponibilità, non potrà sottoporlo alla valutazione di tutti gli alleati di centrodestra». Del resto lo stesso leader della Lega, parlando con i giornalisti, aveva detto: «C’è qualche primario e grande imprenditore che deve dirci se ci sta».

A Torino candidatura unitara di Damilano

A differenza di Roma, nel capoluogo piemontese la sindaca a Cinque Stelle Chaiara Apendino non si ricandiderà. E, diversamete dalla capitale, qui il centrodestra ha già trovato il suo candidato unitario: è Paolo Damilano, 49 anni, imprenditore del settore vinicolo, in campo da dicembre con la lista civica “Torino è bellissima”. La Lega lo avrebbe già voluto candidare alle precedenti elezioni per la Regione. Forza Italia ha preso tempo (inizialmente aveva puntato su Claudia Porchietto), poi è arrivato il via libera pe rle comunali di auitunno. Damilano è a capo dell’azienda di famiglia che produce Barolo ed è presidente di Film Commission Piemonte.



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