Alla fine del 2023, Microsoft ha presentato un’anteprima di una versione della sua app Xbox chiamata Compact Mode, che offre ai dispositivi da gaming portatili basati su Windows un’interfaccia simile a quella di Steam Deck. La funzione Jump back in, per esempio, consente di avviare immediatamente i titoli a cui si è giocato di recente. Ma considerando che al momento l’applicazione elenca solo i giochi acquistati tramite Microsoft, l’opzione probabilmente si applica solo al Solitario.
Fortunatamente si vocifera che Microsoft stia lavorando a una sua console portatile, il che significherebbe che l’azienda potrebbe davvero decidere ottimizzare Windows per il settore. Allo stesso tempo, questa potrebbe essere una pessima notizia per i produttori rivali (ammesso che non siano autorizzati a trarre qualche vantaggio dal lavoro del colosso).
Se da una parte si mette un dispositivo portatile Xbox in grado di supportare tutti i giochi basati su Windows e di offrire un’interfaccia paragonabile alla console da salotto e dall’altra un qualunque altro device con un’interfaccia problematica, la scelta non risulterebbe difficile.
Lo scenario tuttavia sembra poco probabile, considerando che Microsoft finora non è riuscita a essere competitiva nella vendita di hardware per console. Negli ultimi anni, il colosso si è limitato a trasformare l’Xbox una piattaforma su cui si possa giocare ovunque: desktop, laptop, tablet, telefono e televisore.
Ma nessuna di queste cose probabilmente è importante quanto le console portatili. La Switch ha dimostrato quanto le persone vogliano portarsi dietro i loro giochi, mentre lo Steam Deck ha fatto vedere che anche i titoli AAA possono funzionare bene anche su hardware portatili. Se vuole far sì che l’Xbox sia dappertutto, Microsoft forse dovrà adottare il modello che Google usa per Android. Big G produce e vende i suoi telefoni, ma permette ai rivali di cui costruire usando come base la sua piattaforma, per poi batterli spesso al loro gioco. E il colosso beneficia anche dalla presenza dei suoi servizi sui dispositivi della concorrenza. In ogni caso, insomma, Google esce vincitore. Una strategia simile potrebbe funzionare anche per una Xbox portatile costruita su una piattaforma che Microsoft condivide con le terze parti.
Al momento, le console Windows sono in difficoltà. Anche le opzioni migliori consumano più energia, hanno interfacce più scadenti e costano più della Switch o dello Steam Deck. A ogni aggiornamento che migliora un po’ questi dispositivi, l’ostacolo rappresentato da Windows diventa sempre più evidente. E finché Microsoft non farà un passo avanti, lo status quo non sembra destinato a cambiare.
Questo articolo è comparso originariamente su Wired US.
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di Eric Ravenscraft www.wired.it 2024-09-07 04:00:00 ,