Covid: gli studi, “la variante Omicron è 10 volte più letale della normale influenza”. Andeoni, “E’ presto per equipararli”

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Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, società italiana malattie infettive e tropicali,e primario del reparto di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata, ha dichiarato che è presto per trattare il Covid come una semplice influenza. “Ancora è presto. Pensare di trattare, dal punto di vista epidemiologico e di prevenzione, il Covid come una semplice influenza è inaccettabile. Io vedo che il nostro reparto si sta di nuovo riempendo e tra i pazienti più gravi molti sono stati contagiati dalla Omicron. Non deve passare la falsa notizia che questa variante non sia insidiosa. Certo, questi ricoverati non erano vaccinati” ha dichiarato il professore. “Vedendo la pressione che c’è da noi come in tutti gli ospedali di pazienti Covid, l’idea di considerare già oggi il Covid alla stregua dell’influenza appare inopportuna. Magari potrà succedere in futuro, ma non siamo ancora in quella fase” ha aggiunto.

Covid, variante Omicron 10 volte più letale dell’influenza: la strategia

In Spagna, però, il governo Sanchez ha deciso di trattare il Covid come un’influenza, proprio come Boris Johnson nel Regno Unito. In Italia ci sono esperti che chiedono di non fornire più i dati giornalieri dei contagi. “Ma una cosa è mantenere i nervi saldi e affrontare con raziocinio questa nuova fase della pandemia, sapendo di avere a disposizione armi come vaccini, monoclonali e antivirali, un’altra è pensare che non siamo ancora in una fase delicata” ha sottolineato Andreoni, aggiungendo che bisogna pensare anche ai pazienti guariti che hanno ancora dei sintomi. In Italia il monitoraggio dell’influenza non è dettagliato come quello del Covid ma la stima annuale, secondo le ricerche, parla di 8.000 decessi per influenza. Per il Covid le cifre sono più alte. Nel 2021 ci sono stati 63.243 decessi. Il Covid, rispetto all’influenza, incide di più sui sistemi sanitari e sull’economia. Ci sono 2,2 milioni di persone contagiate e chiuse in dimora, che non possono lavorare. A queste vanno aggiunti i contatti stretti. Anche l’influenza, nei suoi picchi, metteva in difficoltà gli ospedali, ma ora rischiano di non reggere. “Quando potremo cominciare a ragionare su un ritorno alla normalità dovremo avere già rinforzato gli ospedali, aumentato i posti e il personale per rispondere a ogni ondata” ha spiegato Andreoni, ma mancano le figure professionali.

Covid, variante Omicron 10 volte più letale dell’influenza: gli studi

Su 858 pazienti visitati dalle Pneumologie Lombarde, come spiegato dal dottor Michele Vitacca, Direttore Dipartimento Pneumologia riabilitativa ICS Maugeri, “il 21 % era stato ricoverato in Terapia Intensiva, il 60 in ventilazione. Bene, solo il 58 % dei casi non presentava alcun livello di disabilità mentre rispettivamente il 20, il 12, il 6 e il 4 % avevano una disabilità lieve, media, avanzata o estremamente avanzata“. La ricerca svela che gli effetti a lungo termine più frequenti sono di natura respiratoria e neurologica, ma anche sintomi gastroenterici e cardiovascolari. “Abbiamo più armi. Un tipo di anticorpi monoclonali dà ottimi risultati anche con la Omicron, ma questo ci costringe ogni volta a fare il sequenziamento per non usare quelli sbagliati. Cominciamo a utilizzare il nuove retrovirale Molnupiravir, che però funziona solo a inizio della malattia e ancora non si può dare a tutti” ha dichiarato Andreoni. “Ma una cosa è dire che la situazione sta migliorando, un’altra è pensare che possiamo già considerare Covid alla stregua dell’influenza. Certo, la Omicron causa in percentuale meno ricoveri, ma grandi numeri, visto la sua trasmissibilità, manda molte persone in ospedale ed è anche letale. E ancora non sappiamo come sarà la prossima variante, per dirla tutta” ha concluso.



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di Redazione
telecaprinews.it
2022-01-13 11:59:14 ,

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