Gli auguri del capo dello Stato alle alte cariche. Meloni assente, «ma non c’è nessun caso»
L’angoscia come filo conduttore, come faro per illuminare le crisi del nostro tempo e non perdere la via della speranza. Il discorso di Sergio Mattarella alle alte cariche della Repubblica è un grido di allarme e un appello alla responsabilità, rivolto a chiunque abbia voce e ruolo per incidere sulle vite degli italiani e per proteggere dalle insidie di questo tempo drammatico la democrazia e i valori su cui si fonda. Prima la stretta di mano con i «quirinalisti» e poi, sotto gli affreschi del Salone dei Corazzieri, gli auguri alle massime personalità dello Stato.
Giorgia Meloni non c’è causa influenza e anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana è bloccato a casa. Ad aprire la cerimonia è Ignazio La Russa, che rimarca «la stima e l’apprezzamento» personale per Mattarella e «la stima che tutte le istituzioni e tutti gli italiani mostrano verso la sua persona e il ruolo che meritoriamente esercita». Parole che arrivano dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi sulla riforma costituzionale, che per La Russa «potrebbe ridimensionare l’utilizzo costante» dei poteri del Quirinale non previsti in origine dalla Carta.
Il presidente della Repubblica vola alto, non si sofferma sui temi dell’agenda politica, mette il Colle al riparo dalla lotta tra i partiti, si tiene alla larga dalle polemiche e da ogni possibile formulazione…
Author: Monica Guerzoni
Data : 2023-12-20 21:32:42
Dominio: www.corriere.it
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