Salvini: «Condividiamo un testo entro domani»
«Io ho fatto una proposta a Letta e a tutti i partiti: troviamoci, entro domani, sul Ddl Zan, togliamo quelli che anche il Santo Padre e la Santa sede ritengono passaggi critici, quindi togliamo le scuole, i bimbi, la cui educazione spetta a mamma e papà, i reati d’opinione, le censure e concentriamoci sulle punizioni nei confronti di chi abusa o aggredisce due ragazzi o due ragazze che hanno tutto il diritto di amarsi. Spero che Letta e il Pd non insistano nella loro strada solitaria perché rischiano di affossare totalmente e definitivamente la legge», ha dichiarato Matteo Salvini sul ddl Zan.
Gasparri: «Si sta ragionando, non lo si affossa»
«Sul disegno di legge sull’omofobia si sta ragionando, non lo si sta affossando come dice, mentendo, Zan. Ci sono dei punti palesemente incostituzionali di questo disegno di legge. Bisogna colpire con maggiore severità i comportamenti violenti. Ma non si può determinare una rivoluzione antropologica come quella prevista dall’art. 1, che fa scomparire e rende mutevole oltre ogni misura l’appartenenza ad un determinato sesso», ha detto il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia. «C’è poi la questione della scuola – ha proseguito Gasparri – e l’aspetto dei reati di opinione che non può essere regolato come prevede l’art. 4. Chi sostiene questo testo è in palese contrasto con la Costituzione. E dimostra che l’intento non è quello, giusto e condivisibile, di punire più severamente violenze e discriminazioni, ma bensì quello di stravolgere gli assetti della nostra società contro ogni principio del diritto e della logica. È bene quindi ragionare per varare un testo conforme alla Costituzione e tale da poterlo rendere firmabile da parte del Presidente della Repubblica».
Bonino: «Saga durata fin troppo. Il Pd decida che fare»
«La legge Zan non è perfetta e i rilievi non sono solo quelli che pone Italia Viva. Penso però che questa saga sia andata fin troppo avanti e il Pd deve decidere come vuole procedere: venire in aula il 13 o rischiare il binario morto», ha detto la senatrice Emma Bonino a SkyTg24. «Chi fa i calcoli – ha aggiunto Emma Bonino – deve essere sicuro dei voti al Senato: un compito molto difficile visto che i 5stelle sono divisi in vari tronconi. Allungare il percorso non è sicuramente una soluzione perfetta, ma sarebbe ancora peggio se il testo venisse bocciato al Senato».
Quartapelle (Pd): «I voti Iv sufficienti per approvare o affoddare il ddl Zan»
Roma, 5 lug. (LaPresse) – “I voti di IV sono sufficienti per approvare o affossare il #DDL Zan al Senato, che IV ha già votato alla Camera. Mi sembra che la questione stia tutta qui”. Lo scrive su Twitter Lia Quartapelle, responsabile Esteri della segreteria Pd.
Mirabelli (Pd): «Gli appelli della Lega non credibili, si va in Aula»
«L’appello di Salvini non cambia nulla. La lega ha bloccato il ddl Zan, non mi pare che siano credibili questi appelli. Andiamo in Aula il 13 e vediamo, ognuno si prenderà le sue responsabilità”. Lo dice all’ANSA, il vicepresidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.