De Luca attacca Speranza: «Il ministero della Salute non esiste. E il ministro fa il chierichetto»

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Mezzogiorno, 7 luglio 2022 – 13:23

Il governatore: «Tra il ministero e la realtà è come il rapporto tra cartomante ed astrofisica»

di Felice Naddeo



Per ogni argomento d’attualità, Vincenzo De Luca trova un nemico. E lo attacca. La sua è una strategia che si è consolidata negli anni. Una tecnica. Quando era sindaco di Salerno, si scagliava contro l’allora presidente della giunta regionale, Antonio Bassolino. Poi è toccato al successore, Stefano Caldoro. Oggi, da governatore, ha alzato il tiro. Ha criticato l’ex premier Giuseppe Conte e poi anche l’attuale presidente Mario Draghi. In tempi di lockdown, l’obiettivo era il generale Figliuolo. Senza dimenticare le accuse al segretario del Pd, Enric0 Letta, e al ministero della Cultura, guidato da Dario Franceschini. Ma in sostanza, De Luca litiga da solo. Lo scontro gli serve per alimentare il colpo a effetto. Per attirare l’attenzione (e forse deviarla da altri settori). Nelle ultime settimane, nel mirino c’è il ministro della Salute, Roberto Speranza. Tant’è che contro il riparto dei fondi della Sanità, il governatore ha presentato anche un ricorso al Tar.

L’affondo

Non contento, oggi è tornato alla carica. Con un coup de theatre messo in scena in occasione del suo intervento all’evento «Laboratorio Sanità 20\30». Magari anche per evitare di essere costretto ad affrontare il tema dei tetti di spesa per gli esami clinici, le difficoltà per l’accesso alle prestazione gratuite e le strutture pubbliche del tutto insufficienti a compiere tale ruolo, De Luca allora ha impallinato Speranza. «Il ministero della Salute non esiste – ha detto – tra il ministero della Salute e la realtà concreta c’è lo stesso rapporto che esiste tra una cartomante e l’astrofisica. In Conferenza delle Regioni, la Campania ha fatto una sola domanda: stiamo partendo con la realizzazione di centinaia di case di comunità ma abbiamo le risorse per il personale? Noi continuiamo a parlare del piano per le case di comunità, ma il ministero dell’Economia in un incontro con le Regioni ci ha detto che non è in grado di garantire la copertura finanziaria per le case di comunità. Ma di cosa stiamo parlando?. Ma il chierichetto (Speranza; ndr) continua a raccontare che stiamo facendo le case di comunità e la medicina territoriale, ad oggi è una grande palla».


I contratti e le risorse

Poi ha aggiunto: «L’ultima testimonianza dell’inesistenza del ministero l’abbiamo avuta a fine giugno, data di scadenza dei contratti a tempo determinato dei medici e degli infermieri delle Usca, unico presidio rimasto sul territorio. Il ministero della Salute era in ferie, neanche una parola e dunque ci siamo dovuti fare carico come Regione della questione perché se avessimo contato sul ministero avremmo smantellato l’unico presidio. È una cosa sconvolgente ma siamo in un Paese in cui le cose concrete, i fatti non esistono. Sul personale siamo in condizioni drammatiche, tra personale medico già contagiato e assente dai reparti, piano ferie che dobbiamo fare, pensionamenti che ci sono, l’aumento incredibile dei contagi. Ma a Roma viaggiano fra le nuvole, sono totalmente estranei a questi problemi concreti. Poi c’è il problema specifico della Campania, che continua ad essere derubata ogni anno di 220 milioni di euro perché il criterio del riparto è delinquenziale».

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7 luglio 2022 | 13:23

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