E alla fine, per Denis Verdini, si riaprono le porte del carcere. Lo ha stabilito il tribunale di sorveglianza di Firenze, che ha accolto la richiesta di inasprimento della detenzione domiciliare presentata dalla procura generale. Una richiesta legata alle cene che l’ex politico toscano avrebbe avuto a Roma con manager e imprenditori, nonostante le prescrizioni imposte dallo stesso tribunale di sorveglianza.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-02-27 11:52:39 ,firenze.repubblica.it