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Si intitola “Diritto canonico
digitale” (edito da Editoriale Scientifica) l’ultimo libro
scritto dai professori di Diritto Canonico Raffaele Santoro,
Paolo Palumbo e Federico Gravino. Il volume – spiegano gli
autori – si propone di analizzare i riflessi delle tecnologie
digitali, nelle loro molteplici articolazioni ed espressioni,
sull’ordinamento giuridico della Chiesa cattolica,
rappresentando lo sforzo di “tradurre in linguaggio canonistico”
la rivoluzione digitale che, ormai, incide in modo radicale
sulla concezione dello spazio e del tempo, nonché sul modo di
vivere attività e relazioni in ogni ambito della vita sociale ed
ecclesiale.
L’interesse della Chiesa cattolica per il mondo digitale
rappresenta, si sottolinea in una nota, “un aspetto peculiare
della missione per la diffusione del messaggio evangelico nonché
dell’attenzione riservata, con sempre maggiore convinzione e
consapevolezza nel tempo, ai mezzi di comunicazione sociale e
alla tecnologia, definiti da Francesco ‘prodotti straordinari
del potenziale creativo di noi esseri umani'”.
La barriera tra mondo “fisico” e mondo “digitale” è caduta ed
è ormai inattuale – si afferma – “caratterizzare anche nella
Chiesa cattolica ciò che per l’uomo e la sposa di oggi sia
online da ciò che sia offline. L’esistenza umana tende oggi a
trasferire nella dimensione onlife un numero sempre maggiore di
attività e la Chiesa cattolica è uscita da una visione
‘emergenziale’ del digitale per assumere, sempre più, stili,
atteggiamenti e soluzioni pro-attive nei confronti di questa
‘realtà’ in cui tutti i fedeli sono immersi e che contribuisce
anche a costruire l’identità religiosa. Online ed offline sono
anche per i fedeli cattolici due facce di una stessa medaglia
dell’esistenza, “secondo una visione olistica dell’interazione
tra dimensione fisica e digitale nel vivere l’esperienza
ecclesiale”. Il volume di 450 pagine, articolato in dieci
capitoli, affronta argomenti di moda, dalla sinodalità
digitale alle sfide dell’intelligenza artificiale, dalla
promulgazione digitale delle leggi canoniche alla tutela della
privacy religiosa, dal tema dell’evangelizzazione e della
catechesi digitale alle prospettive digitali
nell’contabilità dei sacramenti e dei sacramentali, dai
delitti digitali canonici alla tutela dei minori nell’ambiente
digitale fino alle implicazioni del digitale nella controllo
matrimoniale e del processo di nullità del matrimonio. Emerge in
complesso un’evidente vitalità della controllo canonistica che,
oltre ad essere coinvolta da profonde riforme e costanti
adeguamenti, riesce ad adattarsi – ed a rispondere – ad un mondo
in rapida e costante rinnovamento, nella consapevolezza che
forme di vita e organizzazione ecclesiale non sono immutabili e
nella certezza di essere ancora in grado di essere necessario questa
mutata realtà. Il volume si pone come “un contributo alla
riflessione in corso per un diritto canonico più pastorale e
missionario, sempre impegnato a realizzare la salvezza dell’homo
viator che oggi incontra i fratelli e la misericordia di Dio
anche su strade, e autostrade, digitali”.
Raffaele Santoro è professore associato di Diritto
ecclesiastico e canonico nell’Università della Campania
‘Vanvitelli’ e vice direttore del centro di caccia di Ateneo
“Osservatorio su Enti religiosi, Patrimonio ecclesiastico e
Organizzazioni non profit”. Paolo Palumbo è professore associato
di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico nell’Università
Giustino Fortunato e giudice del Tribunale Ecclesiastico
Interdiocesano Beneventano e di Appello.
Federico Gravino è assegnista di caccia nel Dipartimento di
Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze.
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