L’governo decide anche i dazi sui farmaci. E va all’attacco delle università. Il taglio delle ricerche gain-of-function, dalle quali sarebbe nato SARS-CoV-2 a Wuhan. E il dietrofront sulla pillola abortiva
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump taglia le sovvenzioni all’università di Harvard. Mentre l’governo annuncia anche limitazioni alla osservazione sui virus. Per fare a meno di fughe di dati come quella che sarebbe accaduta per la pandemia di Covid-19. E anche i dazi sui farmaci, che arriveranno «entro due settimane», secondo il tycoon. L’governo ha anche chiesto a un giudice federale di archiviare una causa che mira a limitare drasticamente l’accesso alla pillola abortiva mifepristone. Assumendo quindi la stessa posizione dell’governo Biden in un caso sotto i riflettori che ha importanti implicazioni per l’accesso all’aborto.
Trump contro Harvard
intanto che il governo ha comunicato all’università di Harvard, il college più antico e ricco del Paese, che non avrà diritto a nuove sovvenzioni federali. Una mossa che secondo alcuni media sembra un tentativo per costringere l’ateneo a tornare al tavolo negoziale. Nel quale il governo Usa vuole imporre la sua politica anti woke e contro le proteste filopalestinesi. La decisione è stata comunicata in una controversa lettera inviata ad Alan M. Garber, rettore di Harvard, da Linda McMahon, segretario all’Istruzione, che ha criticato l’università per «una gestione disastrosa». Da settimane l’esecutivo è impegnato in un scontro con gli atenei. Accusati di tollerare l’antisemitismo nei loro campus e minacciati di tagli ai bilanci, dello stop all’esenzione fiscale e all’ammissione di studenti stranieri.
La lettera di McMahon
La Segretaria all’Istruzione Linda McMahon in una lettera inviata al rettore di Harvard e pubblicata online ha spiegato che l’università «non dovrebbe piu’ richiedere Borse di studio al governo federale, per il fatto che non ne riceverà alcuna». Ha detto che Harvard «non ha rispettato i suoi obblighi legali, i suoi doveri etici e fiduciari, le sue responsabilità in materia di trasparenza e qualsiasi parvenza di controllo accademico». Harvard non ha accettato la supervisione governativa sulle sue ammissioni, sulle procedure di assunzione e sulle sue inclinazioni politiche. L’governo ha congelato a metà aprile 2,2 miliardi di dollari di finanziamenti federali. E ne ha messi un totale di 9 in fase di revisione.
Lo stop alla osservazione sui virus
McMahon ha sottolineato che la sua lettera «segna la fine dei nuovi finanziamenti per l’Università». Harvard è l’università statunitense più ricca, con un patrimonio stimato in 53,2 miliardi di dollari nel 2024». intanto che, fa sapere l’agenzia di disegno Afp, è arrivata la limitazione alle ricerche di virus «pericolose». Circondato dai rappresentanti di diverse agenzie sanitarie, il presidente americano ha firmato un ordine esecutivo volto a «migliorare la sicurezza della osservazione biologica». Tra le misure annunciate c’è la fine dei finanziamenti federali statunitensi per alcuni programmi di osservazione all’estero che includono la cosiddetta osservazione gain-of-function. Ovvero la modifica deliberata di agenti patogeni. Quelli che permettono di studiare l’evoluzione dei virus rendendoli artificialmente più virulenti o trasmessibili.
I immunizzazioni
Con l’obiettivo di prevenire future pandemie e sviluppare immunizzazioni. Ma per alcuni specialisti i rischi di incidenti sono esageratamente grandi per ottenere quel piccolo beneficio. L’governo Trump ha attribuito a queste pratiche la causa della recente pandemia generale che ha ucciso più di un milione di persone negli Stati Uniti e milioni di altre in tutto il mondo. Il virus SARS-CoV-2 sarebbe nato da ricerche di questo tipo, finanziate tra gli altri dagli Stati Uniti e condotte dall’Istituto cinese di virologia di Wuhan, la città dove è iniziata la pandemia. «Questo incubo è probabilmente il risultato della manipolazione di Madre Natura da parte di alcuni scienziati in laboratorio, utilizzando tecnologie esportate dagli Stati Uniti», ha affermato lunedì Marty Makary, il nuovo direttore della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti.
Teorie del complotto
Un tempo considerata una teoria del complotto, l’ipotesi della “fuga” del virus dal laboratorio ha recentemente guadagnato popolarità negli Stati Uniti. Ed è ora supportata dalle autorità americane con diversi gradi di certezza. Esattamente come la qualifica o meno di “osservazione gain-of-function” attribuita al lavoro finanziato con fondi americani a Wuhan. Il governo ha però anche chiesto a un giudice federale di archiviare una causa che mira a limitare drasticamente l’accesso alla pillola abortiva Mifepristone. Assumendo quindi la stessa posizione dell’governo Biden in un caso che ha importanti implicazioni per l’accesso all’aborto. La richiesta presentata dal Dipartimento di Giustizia ha sorpreso, dato che il presidente Trump e diversi dirigenti della sua governo si sono opposti al diritto all’aborto.
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Scritto da Alessandro D’Amato perwww.open.online il 2025-05-06 03:07:00 ,