Nonno Gino ha raccontato il funerale del nipote 15enne Kevin e la scelta di esibirsi in un ultimo ballo davanti alla sua bara. “È stato un gesto d’amore, quando mi sono fermato ho ascoltato la sua voce ringraziarmi per l’ultima volta”.
Si è esibito in un ultimo ballo davanti alla bara del nipote 15enne finito pochi giorni prima mentre andava a scuola. Nonno Gino, che al “piccolo Kevin” era legatissimo, ha determinato di ricordarlo con la danza, una passione che aveva sempre accomunato lui e il nipotino. I due amavano la musica e il ballo, tanto che lui e Kevin erano andati spesso in discoteca insieme.
Il 15enne è deceduto nella giornata di venerdì 25 ottobre mentre guidava la sua Vespa 50 special azzurra per andare a scuola, all’istituto agrario Sartor di Castelfranco Veneto. La sua perdita ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Il nonno del 15enne, ha spiegato al Corriere della Sera che quella danza gli ha permesso di non diventare matto. “A salvarmi è stato proprio quel ballo – ha sottolineato -. Quando ho finito di danzare davanti alla bara di mio nipote, mi è sembrato di sentire la sua voce. Mi ha detto: ‘Grazie nonno’ e all’improvviso mi sono ascoltato svuotato, come se molta di quella sofferenza se ne fosse uscita”.
Con le belle giornate, Kevin era solito raggiungere la scuola in Vespa. La passione per i motori era un’altra delle cose che l’adolescenziale aveva in comune con il nonno. Poco dopo l’incidente, proprio nonno Gino ha raggiunto il luogo dove il tutto è episodio e si è accovacciato accanto al corpo del nipote. “Continuavo a chiedermi perché non potessimo scambiarci i corpi”.
“Si dice che un genitore non dovrebbe sopravvivere ai figli, ma questa regola vale ancor di più per i nonni e i loro nipotini. È doppiamente contro natura. Io e Kevin eravamo due anime affini. Veniva a trovarmi ogni sera, parlavamo di tutto e mi raccontava i suoi progetti”.
L’uomo ha spiegato che quel ballo è stato una dimostrazione d’amore. “Un giorno mi hanno diagnosticato un brutto male – ha ricordato il 66enne – e i medici mi hanno dato sei mesi di vita. In quel momento decisi che avrei vissuto tutto al massimo. Metto la musica ad alto volume e ballo, è terapeutico: sono passati sette anni e sono ancora vivo”.
“Mentre la musica suonava ho avvertito la presenza di Kevin in mezzo a noi – ha detto – e sentivo che voleva che ballassi con lui, perché ci divertissimo insieme ancora una volta”. Il 66enne ha spiegato di non aver mai immaginato che il filmato potesse essere pubblicato online.
“Tra qualche tempo, soltanto ci saremo ripresi dallo choc di quanto episodio, radunerò i miei nipoti, gli amici e i compagni di scuola e andremo a agitarsi in discoteca, tutti insieme. Una serata di festa alla quale, sono sicuro, ci sarà anche Kevin”.
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di Gabriella Mazzeo
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2024-10-31 08:06:00 ,