Dopo l’uccisione di Alika, altra brutale aggressione a Civitanova: uomo immobilizzato e picchiato

0


Nuova brutale aggressione a Civitanova Marche dove due uomini si sono resi protagonisti di una violenta lite lungo la stessa strada in cui si è consumato l’omicidio di Alika Ogorchukwu.

Una nuova e brutale aggressione a Civitanova Marche, nella stessa strada dove il 29 luglio è stato ucciso Alika Ogorchukwu.  A poche ore dall’omicidio dell’ambulante nigeriano avvenuto per mano dell’operaio Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, lungo corso Umberto I c’è stata un’altra lite tra due persone anche in questo caso ripresa in un video che è stato poi postato online.

Le immagini mostrano due uomini che litigano in maniera piuttosto violenta fino a lanciarsi oggetti e a colpirsi con calci e pugni: uno dei due afferra violentemente l’altro e lo immobilizza sull’asfalto non prima di averlo colpito a più riprese. La colluttazione si consuma davanti a un bar dal quale escono spaventati alcuni ragazzi che tentano di mettere al riparo tavolini e sedie mentre i due uomini Proseguono a picchiarsi. A terra si notano due vistose chiazze di sangue.

Nei brevi e concitati momenti in cui è in corso la lite, che non è interamente ripresa dal video, si sente anche qualcuno sollecitare l’arrivo delle forze dell’ordine che sono stata già chiamate: “La polizia deve ancora arrivare”, asserisce uno mentre un altro gli risponde “Dopo quello che è successo stamattina?”. Improvvisamente appare anche un terzo uomo che per pochi secondi aggredisce uno dei due coinvolti nella lite e poi si allontana, così come fanno anche i primi due uomini dopo qualche secondo.

Non è chiaro cosa sia accaduto, ma si tratta di un ennesimo episodio di violenza che si registra nella cittadina marchigiana a poche ore dall’omicidio di un uomo avvenuto in pieno giorno dinanzi a decine di persone. Un brutale assassinio che ha lasciato la comunità di Civitanova Marche profondamente scossa.





Source link
di Chiara Ammendola
www.fanpage.it
2022-07-31 20:20:09 ,

Leave A Reply