È di Cinzia Pecikar il cadavere smembrato trovato a metà dello scorso gennaio ad Aurisina, in provincia di Trieste. La donna, 66 anni, era scomparsa dallo scorso ottobre. Il procuratore De Nicolo: “Morte naturale”.

È di Cinzia Pecikar il cadavere smembrato trovato a metà dello scorso gennaio ad Aurisina, in provincia di Trieste, nei pressi del cimitero. La donna, 66 anni, era scomparsa a ottobre scorso dalla sua abitazione e del caso di era interessata anche la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto?.
Che potesse appartenere a Cinza Pecikar il corpo rinvenuto lo scorso 12 gennaio in una dolina, in avanzato stato di decomposizione, era una ipotesi che gli inquirenti avevano preso in considerazione. Oggi, però, è arrivata la conferma da parte del procuratore De Nicolo, che ha parlato di “morte naturale. La perizia fatta dal medico legale non lascia adito a dubbi”.
Dal cadavere è stato estratto il Dna dopo che sono stati effettuati i primi esami anatomopalogici dai quali è emerso che la morte risaliva ad alcuni mesi prima. Il corpo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, quasi scheletrico, per di più in parte smembrato dagli animali selvatici della zona. Secondo quanto riferito, mancano infatti anche alcuni arti, oltre alla testa, che era staccata dal corpo, distante alcuni metri.

La 66enne risiedeva in un alloggio gestito dall’Ater assieme ad altri due inquilini. Recentemente l’appartamento era stato interessato da lavori di ristrutturazione ordinaria, ma Cinzia avrebbe voluto spostarsi da lì. La donna aveva con sé i documenti, ma non il cellulare, quando ha fatto perdere le proprie tracce. Da allora, dopo la denuncia dei familiari, sono partite le ricerche, che però non avevano portato alcuna novità. L’ultima volta era stata avvistata a Barcola, nei pressi di una struttura gestita dall’Azienda sanitaria.
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di Ida Artiaco
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2024-02-20 15:28:56 ,