Pensioni e meccanismi di uscita
Un altro tema politicamente molto sensibile (e divisivo, soprattutto nel rapporto con la Lega), è quello pensionistico, in particolare i requisiti anagrafici e contributivi per l’uscita. Per Draghi c’è bisogno di una riforma delle pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita in un impianto sostenibile, ancorato al sistema contributivo.
Concorrenza, taxi e concessioni balneari
Nel nuovo patto delineato dalll’ex presidente della Bce rientra il ddl concorrenza, con all’interno le liberalizzazioni per taxi e concessioni balneari. Draghi ha chiarito: il provvedimento deve passare prima della pausa estiva. «La riforma della concorrenza tocca i servizi pubblici locali, inclusi i taxi, e le concessioni di beni e servizi, comprese le concessioni balneari», ha sottolineato nelle comunicazioni al Senato. Ora «c’è bisogno di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo, non di un sostegno a proteste non autorizzate, e talvolta violente, contro la maggioranza di governo». Un messaggio alla Lega e a Fi, che frenano su queste misure.
Il Pnrr
A fare da contesto al nuovo patto che Draghi ha proposto alla attuale maggioranza è il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma il Pnrr è anche il primo punto. «Completare il programma è una questione di serietà nei confronti dei nostri cittadini e verso i partner europei», ha scandito in Aula a Palazzo Madama il presidente del Consiglio, senza fare sconti alle richieste dei partiti della maggioranza. Pnrr significa sostanzialmente riforme: i decreti delegati della riforma del codice degli appalti devono essere licenziati entro marzo del 2023 («Dobbiamo tenere le mafie lontane dal Pnrr»); del ddl concorrenza si è scritto; la procedura prevista per i decreti di attuazione della legge delega sulla riforma della giustizia civile, penale e tributaria va ultimata entro fine anno. Intanto, devono andare avanti gli investimenti in infrastrutture per le ferrovie, la banda larga, gli asili e quelli immateriali contro la «burocrazia inutile» a vantaggio degli enti locali.
Riforma fiscale
Sul fisco, altro tema sul quale il centrodestra ha manifestato critiche e lanciato altolà (si pensi alla trattativa sul catasto) l’intenzione, ha chiarito Draghi, è di ridurre le aliquote Irpef a partire dai redditi medio-bassi, superare l’Irap e razionalizzare l’Iva. «Dobbiamo approvare al più presto la legge, con il completamento della riforma della riscossione, e varare subito dopo i decreti attuativi», ha aggiunto il premier Draghi.
Il no a scostamenti di bilancio
Il governo, ha continuato il premier, intende definire con le parti sociali gli interventi da realizzare nella prossima Manovra. Ma niente scostamenti di bilancio, perchè «l’andamento della finanza pubblica è migliore delle attese».