Elezioni in piena pandemia in Portogallo, domenica si sceglie il presidente

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AGI – Il Portogallo, in pieno lockdown per la pandemia di Covid-19, andrà alle urne domenica per le elezioni presidenziali. L’esito appare scontato, ovvero una riconferma del popolare capo di Stato uscente, Marcelo Rebelo de Sousa. L’emergenza sanitaria ha dominato la campagna elettorale, colpendo lo stesso presidente, che è risultato positivo e ha dovuto rinunciare ad alcuni impegni. Ma soprattutto, è emerso il diffuso malcontento per la gestione del governo a guida socialista del premier, Antonio Costa.

Il favorito è il presidente uscente, Rebelo de Sousa

Secondo i sondaggi, che lo accreditano a quasi il 65% delle intenzioni di voto, Rebelo de Sousa dovrebbe essere rieletto al primo turno, ma se non dovesse superare il 50% + 1 dei voti si andrà al ballottaggio. Il presidente uscente, ex docente di diritto e commentatore politico televisivo, non è espressione della maggioranza bensì della formazione conservatrice all’opposizione, il Partito Socialdemocratico.

A renderlo particolarmente popolare è la sua posizione equilibrata nel relazionarsi col socialista Costa, oltre ad una personalità carismatica, una comunicazione molto chiara e popolare, e la scelta di rinunciare alla residenza ufficiale per scegliere la sua casa privata e non avere una scorta. Inoltre, il 72enne Rebelo de Sousa, nuotatore esperto, è stato protagonista di qualche exploit che lo ha reso ulteriormente popolare, come quando ha salvato due bagnanti il cui kayak si era ribaltato.

Occhi puntati sul candidato di estrema destra

A misurarsi con il presidente uscente c’è Ana Gomes, socialista, molto lontana nei sondaggi (12%). In questa campagna elettorale, a distinguersi in qualche modo è stato André Ventura, il 38enne leader del partito di estrema destra Chega (Basta). Studi in giurisprudenza, consulente ed ex commentatore sportivo, Ventura ha optato per toni forti e polemici, cassa da risonanza del malcontento popolare e ha monopolizzato l’attenzione dei media. I sondaggi lo danno al terzo posto, con il 10% ed oltre delle intenzioni di voto, mentre il suo partito alle elezioni politiche non è mai andato oltre l’1%.

Il suo risultato non cambierebbe gli equilibri politici nazionali, ma sarebbe un chiaro indicatore di come il Portogallo, finora uno dei pochi Paesi Ue ad essere rimasto immune alla ‘febbre’ populista e sovranista, alla fine non è del tutto al riparo di una spinta dell’estrema destra. Ventura è stato anche oggetto di critiche per la cena organizzata con 170 simpatizzanti in un luogo chiuso e piccolo, nonostante le severe restrizioni in vigore per arginare i contagi.

Il quarto posto dovrebbe andare a Marisa Matias, europarlamentare della sinistra di Gue e candidata del Blocco di Sinistra, che però non supererebbe il 5%. Sotto questa soglia dovrebbero collocarsi Joao Ferreira, del Partito Comunista Portoghese, fermo sotto il 4%, e il candidato centrista di Iniciativa Liberal, Tiago Mayan Goncalves, atteso a non oltre il 2%. 

Le elezioni durante il semestre di presidenza Ue

Il primo voto di un Paese europeo nel 2021 va guardato con attenzione proprio perché, dallo scorso 1 gennaio, il Portogallo – uno dei pochi in Europa governato da una solida e monocolore maggioranza socialista – ha assunto il semestre di presidenza Ue. Il premier Costa gode di un ampio consenso, anche se cresce il malumore della popolazione per il tragico bilancio del Covid in patria.

Ora si ritrova a dover gestire una serie di questioni scottanti anche a livello europeo: la prima attuazione del Recovey Fund, le tensioni con Ungheria e Polonia, i primi contatti con la presidenza Usa di Joe Biden. Il Portogallo è una repubblica semi-presidenziale, in cui il ruolo del presidente è molto più vicino a quello del capo di Stato italiano, che a quello del presidente francese, in quanto non presiede il governo e ha principalmente un ruolo di arbitro e custode della Costituzione.

Nel Paese, che conta 10 milioni di abitanti, la priorità è rappresentata dalla lotta alla terza ondata di Covid-19, che sta registrando il suo picco con una media di oltre 10 mila nuovi contagiati e più di 200 morti al giorno. Gli ospedali sono esposti ad una pressione estrema, con 5.291 pazienti ricoverati, di cui almeno 670 in terapia intensiva, anche questi dati record. In tutto, dall’inizio della pandemia si sono registrati 581.605 contagi e 9.465 decessi. 

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